C’erano tutti i sindaci del basso jonio soveratese e delle pre-serre, ieri sera, prima raccolti in picchetto davanti all’ospedale di Soverato, e poi decisi nel far visita ai reparti. Un “sopralluogo di solidarietà” lo ha definito Leo Procopio, sindaco di Montauro, venuto ieri a difendere la struttura da tagli e ridimensionamenti che, come ha spiegato, “ormai non sono solo paventati ma reali, basta sapere che un ordine di servizio del direttore generale dell’Asp, Gerardo Mancuso, dal 1° agosto trasferisce a Lamezia Terme un medico della medicina generale di Soverato, lasciando quest’ultima sguarnita, con il rischio di diminuire il numero delle visite o il tempo per eseguirle, in pratica di tagliare le prestazioni”. “Togliere un medico a un reparto già sottodimensionato, in un territorio già rimasto scoperto da questo punto di vista, e in un momento in cui c’è un boom di presenze turistiche, significa tagliare il servizio”, puntualizza Pino Pitaro, sindaco di Torre Ruggiero, secondo il quale “è evidente la volontà di annientare la sanità del territorio”. E il sopralluogo delle istituzioni più vicine ai cittadini, i loro sindaci, appunto, “ha proprio il senso di opporsi a queste decisioni, oltre che portare solidarietà e vicinanza a medici che lavorano in condizioni non serene a causa della carenza di organico e del surplus di lavoro”, spiega ancora Procopio.
Avvistati nel corso dell’iniziativa, insieme ai rappresentanti delle istituzioni, anche medici dei vari reparti – di passaggio tra un turno e l’altro – compreso Franco Dell’Apa, primario del pronto soccorso, altro reparto super-strategico per un’area vastissima, ma in sofferenza perché occorrerebbero più unità in servizio, soprattutto in questo periodo “caldo”. “Chiediamo al governatore Giuseppe Scopelliti di intervenire immediatamente su questa situazione che sta mettendo in crisi i nostri territori”, evidenzia Massimo Rattà, presidente del consiglio comunale di Montepaone. “Non ha senso spogliare un santo per vestirne un altro, come sembra si stia facendo con l’ospedale di Soverato rispetto a quello di Lamezia Terme, con grave pericolo che piano piano si arrivi alla chiusura del primo”, chiarisce Rattà. Una linea di ferma opposizione a queste ipotesi sottolineata con forza anche da Antonio Corasaniti, sindaco di Davoli. Insomma, uno schieramento bipartisan di primi cittadini, che stavolta sono davvero pronti a tutto. “Se non si interviene subito ci costituiremo in comitato permanente e andremo da Scopelliti a chiedere una presa di posizione ferrea e un’inversione di tendenza per tutelare la salute e i diritti essenziali dei nostri cittadini”, concludono i sindaci. Con un’ultima frecciata al dg dell’Asp, Mancuso. “Ha adottato a nostro avviso un atto che non era di sua competenza, ma del direttore sanitario, e anche in conflitto di interessi perché il dg – anche se ricopre un altro incarico pro-tempore – è pur sempre il primario dell’unità operativa di medicina generale di Lamezia Terme”, chiosano Pitaro e Procopio.
Teresa Pittelli