Le mamme i papà di Soverato (coordinamento La Coccinella), i pediatri di famiglia del soveratese, i primi cittadini del comprensorio e le associazioni del territorio, con l’adesione del personale del reparto di pediatria dell’ospedale di Soverato, chiederanno in un grande incontro pubblico venerdì 26 luglio alle ore 19.00 sul Corso di Soverato, di revocare le delibere regionali e le decisioni aziendali che nel giro di nemmeno due anni hanno decretato lo stop ai ricoveri, lo spostamento dello storico ed eccellente Centro di cura della Fibrosi Cistica a Lamezia Terme, la cessazione del servizio notturno in reparto e in pronto soccorso, il regime di mera reperibilità per l’assistenza neonatale, e da ultimo la destinazione dei nostri pediatri alla copertura dei turni notturni nell’ospedale di Lamezia Terme.
Un ridimensionamento che potrebbe rappresentare un inevitabile preludio del progressivo smantellamento del reparto, del successivo ridimensionamento della Ginecologia e Ostetricia, e non un buon segnale per la sopravvivenza dell’intero presidio ospedaliero soveratese. Un presidio che serve un bacino di utenti di 50 mila cittadini del basso jonio e delle pre-serre, che in sua assenza si troverebbero privi di un’assistenza ospedaliera di prossimità, e costretti a estenuanti file e sballottamenti negli ospedali regionali, già oberati da grandi carichi di lavoro e a rischio sovraffollamento (tanto più mancando il filtro dell’ospedale di Soverato).
L’ iniziativa servirà anche a chiedere di salvare l’ asilo nido comunale di Soverato dalla chiusura deliberata dal Comune, stante la volontà già espressa da oltre trecento firmatari di preservare – anche grazie a finanziamenti regionali già previsti dal Piano nazionale di azione e coesione per i servizi di cura – una struttura che da 40 anni offre sicurezza e amorevole cura nello sviluppo psico-sociale dei bimbi da 0 a 3 anni.
Si chiede inoltre maggiore attenzione e impegno nel reperire fondi da destinare all’assistenza sociale dei piu’ deboli, compresi i bambini, e nel rendere la città più adeguata e attrezzata alle esigenze dei più piccoli, sia per quanto riguarda l’eliminazione delle tante barriere architettoniche che la creazione e riqualificazione delle pochissime aree per il gioco.
Fondamentale, su questi temi, un discorso comprensoriale e una presenza massiccia dei sindaci del basso jonio all’iniziativa, anche sulla scorta della petizione inviata ieri a tutti i primi cittadini dai pediatri di famiglia e dal personale del reparto di pediatria, che chiede tra l’altro l’indizione di consigli comunali aperti in ogni Comune (si veda sotto. Questa petizione è stata indirizzata ai primi cittadini, e non è per adesso aperta alle firme del pubblico. Un’altra petizione, che non ha nulla a che fare con questa, è stata invece già avviata da mesi dalle mamme per l’asilo nido, e ha raccolto già oltre 300 firme, ndr).
Il punto di concentramento dei partecipanti sarà all’altezza dei portici di via Corso Umberto a Soverato, dove sarà allestito un palco sul quale saranno chiamati il sindaco di Satriano, Michele Drosi, un rappresentante dei genitori e un rappresentante dei pediatri di famiglia. Ci sarà spazio poi per ulteriori interventi di sindaci, genitori, medici e cittadini.
Teresa Pittelli
PETIZIONE PER LA DIFESA DEL DIRITTO ALLA SALUTE DEI BAMBINI
AL GARANTE DEI DIRITTI DEL’INFANZIA E DELL’ ADOLESCENZA DELLA REGIONE CALABRIA
AL COMMISSARIO PREFETTIZIO DELLA CITTA’ DI SOVERATO
AL PRESIDENTE ANCI CALABRIA
AI SINDACI E AI CONSIGLIERI COMUNALI DEI COMUNI DI :
SATRIANO,DAVOLI,SAN SOSTENE,SANT’ANDREA SULLO IONIO, SANTA CATERINA SULLO IONIO, BADOLATO, GUARDAVALLE,RIACE, MONASTERACE, STILO, BIVONGI, PAZZANO, PLACANICA, NARDODIPACE, FABRIZIA, MONGIANA,SPADOLA,SIMBARIO,BROGNATURO,SERRA SAN BRUNO,CARDINALE, CHIARAVALLE CENTRALE,TORRE DI RUGGIERO,PALERMITI,SAN VITO SULLO IONIO,CENTRACHE, OLIVADI,CENADI, MONTEPAONE, MONTAURO, GASPERINA, STALETTI’, SQUILLACE, VALLEFIORITA, AMARONI, CATANZARO.
Pur nella consapevolezza della necessaria riorganizzazione della rete ospedaliera calabrese e dei tagli imposti alla Regione dal piano di rientro dal debito sanitario non possiamo più restare in silenzio di fronte al grave stato in cui versa l’assistenza pediatrica nel vasto territorio che si estende a tutto il basso ionio catanzarese e ai territori limitrofi delle province di Reggio Calabria e di Vibo Valentia. L’area che va da Caulonia a Stilo,Bivongi,Monasterace e Riace e risale fino a Serra San Bruno,Fabrizia, Nardodipace, Spadola, Simbario, Brognaturo e tutta l’area ex Asl di Chiaravalle Centrale ed ex Asl di Soverato hanno avuto, da sempre, come punto di riferimento per l’assistenza pediatrica il reparto di pediatria di Soverato ,aperto nel lontano 1982 dal dott.Pasquale Alcaro. Tale reparto negli anni ha conquistato la fiducia delle famiglie,ha creato una rete collaudata di collaborazione con i pediatri di libera scelta del territorio afferente ed ha iniziato anche l’assistenza ai malati di Fibrosi Cistica, che in Calabria non avevano un reparto dove essere curati. Con il passare degli anni il reparto ha intessuto collaborazioni con i principali ospedali e reparti di pediatria italiani (dalla storica collaborazione con il Burlo Garofolo di Trieste a quella con il Gaslini e il Bambin Gesù) e con i principali centri italiani per la cura della Fibrosi Cistica (Verona,Roma,Palermo,Genova). Inoltre ha fatto scuola in tutta la regione con l’organizzazione del congresso annuale di Copanello, uno dei più importanti simposi annuali della pediatria nazionale.
Cosi è andata fino all’emanazione del decreto del Presidente della Giunta Regionale n°106/0ttobre 2011 che non prevedeva più posti di degenza pediatrica nel presidio di Soverato. Tale atto veniva confermato con il D.P.G.R. n°102 del 5/7/2012 ,che recepiva l’atto deliberativo n° 1612 del 13/6/2012 del Direttore Generale Dott. Gerardo Mancuso, e dal 1/9/2012 veniva chiusa la degenza pediatrica a 30 anni dall’apertura del reparto. Dopo questa determinazione l’assistenza pediatrica del territorio è andata in crisi.
Tale crisi si è resa ancora più evidente con la sospensione totale dell’attività pediatrica ,anche per le consulenze al pronto soccorso, a far data dal 1 maggio 2013. Da questo momento un territorio vastissimo ha perso l’assistenza nella fascia di età 0-18 anni. Esso si deve ormai riversare sui presidi di Catanzaro,Lamezia Terme,Locri o Vibo Valentia a seconda della zona di residenza .Proprio nel momento in cui i reparti di pronto soccorso di quegli ospedali sono oberati da eccessivi carichi di lavoro si è aggiunta ad essi tutta l’utenza pediatrica che gravitava sul presidio di Soverato. Si immaginino i disagi dei piccoli pazienti e delle loro famiglie che ormai sono sballottati anche a notevole distanza e che non possono trovare più adeguata assistenza a Soverato.
Il reparto di Pediatria di Soverato offre tutt’ora l’assistenza qualificata e ultraspecialistica ai pazienti affetti ad Fibrosi Cistica sia in regime di ricovero ordinario e in urgenza che in regime ambulatoriale. Negli anni il centro regionale di Soverato è diventato la branca di più alta specializzazione all’interno dell’ospedale. Nel presidio di Soverato si sono create competenze specialistiche, anche in sinergia con gli altri reparti ,che non è possibile trasferire facilmente in altre strutture, anche se più grandi. La cura della Fibrosi Cistica in Calabria è profondamente legata a questa struttura e in essa è giusto che rimanga.
Per tutto quello che innanzi abbiamo decritto chiediamo agli Illustri Sindaci e consiglieri comunali di attivarsi per quanto di propria competenza e di farsi portavoce verso il Presidente della Giunta Regionale On. Dott. Giuseppe Scopelliti affinchè si faccia promotore, presso il Direttore Generale Dott. Gerardo Mancuso, per la revoca della delibera 1612 del 13/6/2012 e si riassegni,con decorrenza immediata, al reparto di pediatria di Soverato la degenza ordinaria e inoltre si blocchi qualsiasi tentativo di trasferimento del Centro regionale per la cura della Fibrosi Cistica. Il Presidente della Giunta regionale e commissario al piano di rientro dal debito si faccia promotore che nella predisposizione del nuovo atto aziendale si stabilisca che il Centro regionale per la Fibrosi Cistica resti ubicato a Soverato insieme alla degenza pediatrica ordinaria da 0 a 18 anni.
Con tale atto Egli si renderà artefice della ridata serenità a un territorio fortemente penalizzato nella fascia di età più debole e indifesa. Inoltre farà continuare a vivere un esempio di buona sanità e di qualità delle cure, cosa nella quale tutti ci sentiamo impegnati e per la quale dobbiamo lavorare.
I Pediatri di famiglia del Soveratese e il personale del reparto Pediatria e Centro Fibrosi Cistica di Soverato
Soverato 20/7/2013