L’ex sindaco e i suoi rispondono all’appello di Puccio
Neanche un mese fa Giovanni Puccio, responsabile del coordinamento regionale Pd, insieme a Michele Drosi, sindaco di Satriano e dirigente del Pd locale, aveva lanciato l’opa su una grande alleanza civica per le elezioni amministrative soveratesi del 2014. “Su Soverato siamo a lavoro per una larga alleanza civica aperta a tutti i cittadini che vogliono affrontare le principali questioni di rilancio e sviluppo di questo territorio, a partire dalla sua vocazione turistica”, aveva sottolineato Puccio, lanciando una sorta di appello aperto a tutte le anime della società civile, ma anche della politica locale che non si riconosce nel Pdl.
E ora, a distanza di qualche settimana, ecco arrivare le prime adesioni, anche politicamente lontane dal partito di Puccio e Drosi, ma evidentemente in sintonia su una piattaforma programmatica da comporre eventualmente insieme. “Noi siamo disponibili ad aprire un tavolo di trattativa con il Pd su temi di rilancio e sviluppo del territorio, ma bisogna chiarire subito cosa si vuole fare”, spiega Raffaele Mancini, già sindaco di Soverato dal 2001 al 2011 e ora a capo di un gruppo indipendente di centrodestra composto in gran parte da ex amministratori di quel periodo. “Avendo amministrato per dieci anni, sono disposto a confrontarmi purché non ci sia una rottura con le mie politiche proprio sul fronte dello sviluppo”, chiarisce Mancini, e in proposito cita tre esempi. “Innanzitutto un sistema eco-ambientale che valorizzi il nostro patrimonio marino, come quello composto dal binomio acquario-parco dell’Ippocampo, che io avevo creato ma che qualcun altro ha praticamente distrutto. A questo aggiungerei il progetto del porto, del quale avevamo posto le basi e che va realizzato, puntando su un turismo destagionalizzato, con una grande area turistico-ricettiva che comprenda anche Satriano e Davoli, e che possa avere una qualità tale da intercettare clientele nuove e internazionali” prosegue Mancini. Secondo punto: “Rinnovare un modello di commercio che così com’è ormai è finito, e cercare di immettere la medio-grande distribuzione anche in città, ad esempio in quartieri come il Corvo ancora completamente senza servizi commerciali: un’operazione che si può fare – aggiunge l’ex sindaco – solo con l’alienazione dei suoli, altra cosa che noi avevamo iniziato e che va portata a termine”. Tra gli altri temi che Mancini mette sul piatto della trattativa per la “grande alleanza civica”, anche “il risveglio dell’identità di Soverato, con un nuovo slancio ai quartieri, alle feste, ai rituali, alle sue ottime squadre sportive – sottolinea Mancini – vale a dire a tutto ciò che fonda la valorizzazione delle radici di una cittadina il cui punto debole è proprio la perdita dell’identità”.
L’ex sindaco chiarisce che la sua uscita pubblica non rappresenta un’autocandidatura, ma la disponibilità del suo gruppo a dare una mano su queste tematiche, e a portare avanti una coalizione di persone in grado di valorizzarle e interpretarle al meglio. Resta ora da vedere se queste basi per un programma intercettano il consenso del Pd, e quali saranno le altre adesioni da parte di forze politiche e società civile.
Teresa Pittelli @teresapittelli