Ospedale di Soverato, pediatria: rischio stop al servizio notturno

Ospedale Soverato - Reparto Pediatria
Ospedale Soverato – Reparto Pediatria

Da più parti si era assicurato che il reparto di pediatria dell’ospedale di Soverato avrebbe continuato a erogare gli stessi servizi, pur depotenziato lo scorso settembre con il taglio dei posti letto. Ma a pochi mesi da quelle promesse, ecco spuntare nuove minacce di ridimensionamento: dal 29 aprile potrebbero essere sospesi tanto il servizio di osservazione breve in reparto (ob), quanto la consulenza pediatrica per chi arriva in pronto soccorso, dalle ore 20 alle 8. Non solo. Anche per l’assistenza al neonato si prospetta un taglio non da poco: dalle 20 alle 8 non sarebbe più offerta in regime ordinario, ma in “pronta disponibilità”, cioè con il pediatra non in sede ma reperibile (45 minuti il tempo massimo che può intercorrere tra la chiamata e l’arrivo in ospedale, ndr).

Forti limitazioni all’assistenza ospedaliera dei bambini del territorio dovute – come si legge in una nota interna – “all’assoluta impossibilità di garantire una congrua turnazione h 24 tra i sanitari dell’unità operativa di pediatria dell’ospedale di Soverato”. La nota, firmata dal dirigente dell’unità operativa, fa riferimento a una riunione del 3 aprile scorso con il management dell’Asp di Catanzaro, nella quale sarebbero state concordate le novità, che dovrebbero scattare dal prossimo 29 aprile. E seppur si parla di sospensione momentanea, almeno nel caso della “ob”, non si può dire che sia una buona notizia per i piccoli pazienti del basso jonio e per i loro genitori. Utenti che da anni si rivolgono giorno e notte agli apprezzati medici pediatri dell’ospedale cittadino, e che tra pochi giorni si troverebbero privati di questo servizio nelle dodici ore notturne, e a dover raggiungere ospedali a circa 30-60 minuti d’auto. Ospedali talvolta alle prese con grandi numeri e carenza di posti letto. Il rischio possibile, quindi, è di essere sballottati – con mezzo proprio o in ambulanza – da una struttura all’altra, prima di ricevere una consulenza pediatrica o di trovare un posto libero se il bimbo va ricoverato o tenuto in ob. Una situazione che, se è già di grande disagio per i pazienti adulti, nel caso di bambini con famiglie al seguito diventa da incubo. Dirottamenti dei piccoli da Soverato alle altre strutture “sono già capitati quest’anno, da quando sono stati soppressi i ricoveri”, conferma un medico. Ma ora diverrebbero la regola per le ore notturne.

Vero è che la comunicazione interna rimette all’autorizzazione delle direzioni sanitarie competenti la ri-programmazione in questo senso dell’attività del reparto. Resta dunque un filo di speranza che la prospettiva dell’interruzione del servizio possa in qualche modo rientrare. Sicuramente è quello che si augurano i cittadini-utenti, che siano o meno genitori di minori. La “chiusura parziale” dei servizi pediatrici, infatti, sembra non promettere niente di buono per il futuro dell’intero presidio ospedaliero. A cominciare dal punto nascita, che rischia di diventare poco attraente per le future mamme, se davvero sarà legato a un’assistenza neonatale demandata alla reperibilità del pediatra.

“Tagliare i servizi vuol dire chiudere, e la storia di questo reparto non lo merita”, sottolinea un altro medico. Il problema principale, a quanto risulta, è la carenza di organico. Ci si chiede se è possibile ovviarvi senza togliere un servizio storico ed eccellente alla collettività. E ci si augura che la giunta soveratese – in procinto di tornare a pieno regime – intervenga a difesa del diritto alla salute dei cittadini, a partire dai più piccoli.

Teresa Pittelli @teresapittelli

 

By Teresa

Giornalista, ora anche blogger, vive nei dintorni di Soverato con il marito Orlando e i due figli Viola e Luigi. Cerca di scrivere quello che di bello e di brutto succede nella sua terra, e conservare obiettività e serenità anche quando il contesto non aiuta.

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