Tutte le questioni aperte in vista del consiglio comunale di domani
Domanda. Ha comunicato attraverso la stampa la soddisfazione per una sentenza che lei vive come una vittoria, perché?
Risposta. Questa decisione del Tar è il segno che le nostre battaglie fuori e dentro al consiglio comunale, quando avevamo sottolineato l’illegittimità di quelle delibere, erano giuste. Se ci avessero ascoltato avrebbero evitato di spendere soldi dei cittadini per farsi difendere da noti professionisti. Il sindaco invece all’epoca mi diede del “comico”. Ora, con la serietà degli argomenti giudiziari e non delle parole, dico che sono i cittadini a chiedere al sindaco la restituzione dei loro
D. Ma Taverniti ha già annunciato il ricorso del Comune al Consiglio di Stato.
R. Quella sentenza è immediatamente esecutiva, quindi ricorso o meno occorrerebbe rivedere il ruoli della Tarsu, detraendo gli aumenti ingiustificati. L’amministrazione già una volta ha ritenuto di contrastare il ricorso dei cittadini nominando difensore per il Comune al Tar un noto studio legale, pensando che affidandosi a importanti professionisti si possano tappare i buchi di delibere sconsiderate. Ora sarebbe opportuna una più attenta riflessione.
D. Cosa ne pensa della situazione politica di incertezza al Comune?
R. Ritengo inaccettabile che ancora non si riesca a conoscere i motivi delle dimissioni del sindaco. E non credo che basti la spiegazione relativa al fatto che sia un problema interno al partito. Non si può giocare sulla pelle dei cittadini. Ne chiederemo conto in consiglio. Così come chiederemo di rispondere alle interrogazioni rimaste inevase nei mesi scorsi.
D. Qualche esempio?
R. E’ da mesi che aspettiamo risposte sui nostri timori rispetto alla progressiva spoliazione dell’ospedale di Soverato, e che attendiamo che si concretizzi quanto promesso dalla maggioranza nel consiglio comunale straordinario del settembre scorso, quando fu preso l’impegno formale di elaborare un documento condiviso. I nostri timori sul declino del nostro presidio si stanno gradualmente avverando, e la maggioranza deve assumersi le sue responsabilità.