Soverato – Allegri: “Riavvicinarsi alla politica con le parole di Berlinguer”

Berlinguer_Pensieri_LunghiIntervista al celebre attore sullo spettacolo di oggi al Comunale
Uno spettacolo che farà sorridere e riflettere, ma soprattutto emozionare. Non solo perché ripercorre quarant’anni di storia italiana con un ritmo veloce e intenso che non annoia mai, ma soprattutto per il linguaggio con il quale è scritto il testo di Giorgio Gallione. “Le parole appassionate e dirette di Enrico Berliguer provocano un impatto enorme su un pubblico abituato ormai a un modo di esprimersi della politica ben diverso e spesso imbarazzante”, spiega Eugenio Allegri, celebre attore teatrale e cinematografico, interprete storico di “Novecento” di Alessandro Baricco, che oggi alle 18 sarà sul palco del teatro Comunale di Soverato in “Berliguer. I pensieri lunghi”. Una tappa speciale dello spettacolo che è stato in tour in tutta Italia fino allo scorso aprile, e che arriva a Soverato per un fuori programma dovuto all’antica amicizia tra Allegri e Gianni Calabretta, che si è speso molto per portare “Berliguer” a Soverato. “In un momento così destabilizzante per la politica e soprattutto per la sinistra italiana, il pubblico è venuto in teatro a dirmi che lo spettacolo è stato un modo di ri-orientarsi nel labirinto della confusione e dell’indifferenza generalizzate”, aggiunge Allegri, ricordando le reazioni della gente in teatro nel corso di mesi cruciali per l’Italia, tra caduta del governo di Berlusconi, governo tecnico, campagna elettorale e periodo successivo al voto. “Il monologo può offrire delle chiavi di lettura del presente attraverso le parole di grandi personaggi come Calvino, Pasolini, Bob Kennedy, Saramago, Gramsci – continua Allegri – e al racconto di pezzi di storia, dal golpe cileno alla dittatura fascista alla vicenda Fiat, che aiutano a riflettere anche su di noi e sulla nostra realtà”. Il fil rouge che tiene insieme tutto, oltre a un linguaggio politico che finisce per essere poetico, è il tema dell’utopia. “Utopia è quell’ombra che ti cammina davanti e ti spinge a progredire sempre, soprattutto in un momento storico come quello di Berlinguer in cui l’Italia bene o male avanzava, contrapposto a quello odierno che sembra di stallo”, conclude l’attore. Uno stallo e uno spaesamento che valgono anche, se non di più, per la Soverato in cui lo spettacolo sbarcherà oggi.
Una città alle prese con problemi ambientali e finanziari, priva di un’amministrazione politica e “commissariata” per il prossimo anno, che sicuramente non rimarrà indifferente a un’immersione in valori e concetti come etica, sobrietà e coerenza, che in politica sembrano appartenere ormai a un’epoca lontana. Una ragione di più per riascoltarle e farne tesoro.
Teresa Pittelli
 

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