Dopo la conferenza stampa dell’ex sindaco Leonardo Taverniti, si fanno sentire le prime reazioni. E oggi interviene con una nota per la stampa Raffaele Mancini, sindaco di Soverato per dieci anni prima dell’amministrazione Taverniti, che riceviamo e pubblichiamo.
“Non si è smentito! Taverniti non ha smesso di tirar colpi a destra e a manca.
E’ stato stavolta il turno di Sonia Munizzi, Salvatore Riccio, Ciccio Gualtieri, Giovanni Marrapodi: le persone a cui doveva, nel senso letterale della parola, la sua elezione a sindaco. Questa è la sua coerenza: usare per loro la stessa misura, la stessa violenza verbale, la stessa intensità accusatoria adottata per due anni nei miei confronti, reo anch’io di averlo gratificato con la nomina di dirigente del settore urbanistica del comune di Soverato.
Coerente è stato ancora Taverniti affermando che la sua amministrazione sarebbe stata di discontinuità rispetto al passato: infatti ha chiuso l’acquario,distrutto il teatro,cacciato da Soverato il Magna Grecia Film Festival, lasciato nel degrado il lungomare Papa Giovanni Paolo II e via dell’Ippocampo. Addirittura più che un discontinuo è stato un vero iconoclasta,tentando di distruggere tutto ciò che in 10 anni avevamo realizzato. Ma ne ha combinate di altre, con la mancata emissione dei ruoli dell’acqua, faticosamente da noi portati a regime, negli ultimi anni aumentando notevolmente il debito verso Sorical, ed è riuscito a farsi perfino annullare i ruoli Tarsu da una sentenza del Tar, cosa mai avvenuta fin dal 1861! Il commissario dovrà quindi, in via prioritaria, rimediare alle conseguenze di tutto questo, altrimenti tra qualche mese non ci saranno i soldi per pagare i netturbini. Potrà far fronte magari alienando, con pubblico incanto, il suolo da noi pagato agli eredi Paparo-De Riso, e da Taverniti inopinatamente promesso all’asp di Catanzaro, senza indicare in delibera il valore dello stesso suolo.
Taverniti non è stato affatto puntuale nella sua straziante conferenza stampa quando ha affermato di aver ereditato “un quadro devastato e devastante delle spese della precedente amministrazione”, finendo con il ricadere per l’ennesima volta in generiche e false affermazioni. Non mi risulta infatti che “tutti gli operai erano stati trasferiti all’acquario”. Infatti se è vero che Arcidiacono,Nocita, Lavilla e Diaco furono utilizzati all’acquario è altrettanto vero che Mirante A., De Masi, Zangari, Rotella, Ugo, Mirante F., Melia, Papaleo, Procopio e Ciaccio restarono alla manutenzione generale della città. Ma come fa un ex sindaco quindi a dire la bugia che la precedente amministrazione aveva mandato tutti gli operai all’acquario, addirittura in conferenza stampa? Perché continuare a ingannare i cittadini con menzogne? Perché tutto questo livore verso chi aveva governato prima di lui? Oltretutto l’Acquario funzionò alla perfezione con i quattro operai del Comune e fu visitato da migliaia di persone, fino naturalmente all’arrivo di Taverniti. Addirittura oggi la Regione potrebbe chiedere al comune di Soverato la restituzione dei 2.400.000 € per il mancato funzionamento dell’Acquario in quanto i fondi erano finalizzati esclusivamente alla sua realizzazione. D’altra parte Taverniti ha già restituito alla Regione Calabria 100 mila € per la realizzazione del fotovoltaico sul tetto del’acquario e 540 mila € per la raccolta differenziata,che gli erano stati lasciati dalla precedente “devastante”amministrazione.
Ha ancora incredibilmente continuato Taverniti ad affermare che per la manutenzione si erano spesi “100 mila € nel 2010 contro i 6 mila € dei suoi anni”. Ebbene, a parte che le sue dichiarazione devono essere verificate,Taverniti omette in male fede di dire che nel 2010 abbiamo subito danni alluvionali cui abbiamo fatto fronte con il bilancio comunale, in quanto la Regione ha rimborsato le spese in minima parte. Noi non abbiamo tentato di far pagare ai cittadini i danni alluvionali,come ha invece tentato di fare la sua amministrazione, aumentando la tassa della spazzatura! Credo invece che a lui venga addirittura difficile spiegare la sua spesa di 6 mila € all’anno di manutenzione,visto il degrado in cui ha lasciato la città. Nel 2010 Soverato era una città curata, apprezzata in tutta Italia,oggi è un paesino tra Montepaone e Satriano con l’erba più alta d’Italia e gli olezzi più penetranti d’Europa! Per fortuna Soverato, grazie a 10 consiglieri comunali, si è liberata dell’incubo Taverniti con la certezza che il prossimo sindaco,chiunque esso sia, sarà migliore di chi lo ha preceduto”.