La scuola di Soverato superiore non è sicura: la parte superiore rende la struttura incapace di resistere a un sisma anche modesto, del 3°/4° grado della scala Mercalli, secondo le verifiche svolte in due riprese sulla scuola dal tecnico incaricato e dalla società Premac. “Inutile dire ve l’avevo detto, io speravo che non fosse così”, ha commentato il commissario Salvatore Mottola di Amato, in apertura della conferenza stampa di commiato tenuta ieri prima di passare le consegne all’amministrazione cittadina che emergerà dalle urne domenica prossima. Un incontro utile a tracciare un bilancio dell’attività, tenuto in sala consiliare insieme al vicario, Luigi Bigagnoli, al responsabile del settore tecnico Pino Carnuccio e a Pietro Pileci, architetto in forza sempre al settore pianificazione e gestione territorio. “Abbiamo subito attacchi ingiustificati ma sapevamo che la sicurezza viene prima di tutto”, ha enfatizzato il commissario riferendosi alle proteste dei genitori e dei cittadini del borgo al momento in cui sono stati privati della loro storica scuola primaria.
Il commissario ha affrontato altre due patate bollenti che hanno afflitto proprio il settore tecnico: la riqualificazione del campo Ippica e quella del waterfront, due finanziamenti europei nell’ambito di altrettanti pisl (progetti integrati di sviluppo locale) inceppati a causa di errori e irregolarità. “La traslazione operata sul manufatto dell’Ippica è stata eccessiva ed era priva del parere della soprintendenza ai beni paesaggistici e ambientali. “Dall’interlocuzione con la soprintendenza è emerso che il manufatto è effettivamente troppo d’impatto rispetto al contesto ambientale, un impatto non gravedole e non gradito come emerso anche da franche manifestazioni di protesta – ha spiegato Mottola di Amato – ma abbiamo trovato una probabile soluzione nella messa a dimora di file di alberi che mitighino questo impatto, oltre che nella previsione di un alleggerimento della struttura laddove possibile”. Gli elaborati sono stati inviati a Cosenza e gli uffici attendono il via libera per la ripresa dei lavori entro questa settimana. La questione waterfront è più complessa. “Erano tanti e tali i vizi di quella procedura che non si è potuto procedere a una sanatoria, ma è stato necessario decidere per l’annullamento, seppur impopolare e doloroso”, è stato il commento del commissario. Mottola di Amato ha anche specificato che il confronto tra l’architetto De Paola della soprintendenza e l’architetto Carnuccio “gli ha fruttato chiarezza su cosa sia una costruzione impattante sull’ambiente (il riferimento è al progetto precedente) e su cosa sia invece il rispetto dell’ambiente e della collettività”. A margine Carnuccio ha aggiunto di essere stato accusato di aver tolto il pane di bocca ai professionisti e di aver ricevuto obiezioni anche dall’ordine degli architetti. “Non si può strumentalizzare in questo modo una decisione presa in nome della legalità e del buon andamento della p.a.: la colpa non è certo nostra – ha stigmatizzato – se si è arrivati a tal punto”.
Infine i conti: è stato appena inviato alla Corte dei conti il piano di riequilibrio con la relazione positiva del ministero dell’interno, “migliorativa rispetto alla precedente situazione grazie alle modifiche da noi apportate con la rimodulazione di dicembre”, ha specificato Mottola di Amato, concludendo con una carrellata degli interventi anche sul sociale (emergenza abitativa in primis). Bigagnoli ha invece ricordato l’arrivo a Soverato del Com, appena inaugurato, mentre Pileci si è soffermato sull’efficientamento energetico con la voltura del depuratore in località Pascali al Comune di Montepaone e altre equivalenti soluzioni di risparmio compiute durante l’ultimo anno. Messi alle strette su temi ancora scottanti come la mancata raccolta differenziata e la mancata pubblicazione di alcuni provvedimenti relativi all’ex responsabile del settore tecnico (ordine di demolizione del manufatto di sua proprietà, dichiarato abusivo, e conseguente provvedimento disciplinare nei suoi confronti), i commissari si sono giustificati adducendo tempistiche e problemi tecnici vari. In realtà l’emergenza spazzatura e l’immediato avvio del “porta a porta”, preceduto da un’informazione-formazione dei cittadini, è forse la priorità numero uno che la nuova amministrazione si troverà sul tavolo.
Teresa Pittelli