Sanità di eccellenza e stabilità amministrativa. Pd-Oltre espone il programma.

Moraca programmaMoraca: “Da tempo mi sono dimesso dalla Schillacium. Alecci pensi a come ha gestito le transazioni”

“Un attacco vile e infondato, una caduta di stile, una confusione tra persona e rappresentanza legale”. Queste le parole con le quali Giulio Moraca, candidato sindaco della lista Pd-Oltre, ribatte alle accuse mosse da Ernesto Alecci, alla guida della lista avversaria, sulla sua presunta incompatibilità con il ruolo di sindaco considerando i suoi trascorsi alla presidenza della Schillacium, la società mista di rsu in liquidazione ai tempi presieduta da Moraca, che dopo l’estromissione a inizio 2012 è ancora in contenzioso con il Comune. “Ho presentato per tempo le dimissioni da presidente, quindi nessuna incompatibilità” ha detto Moraca ieri in occasione della presentazione del programma nella sede dell’auditorium Pd. “Se c’è un problema di legalità non è qui ma va cercato altrove, indagando sul criterio con il quale Alecci ha gestito le transazioni pagate con il denaro pubblico a nostro avviso in maniera discrezionale” ha aggiunto Moraca. Il candidato sindaco di Pd-Oltre ha anche ripercorso le tappe del suo impegno nella Schillacium. “Fui chiamato ad assistere i 27 Comuni del soveratese già nel 2005 alle prese con le difficoltà di cassa della società, per poi assumerne la presidenza nel 2006, quando Salvatore Riccio non era neanche consigliere”, ha spiegato. “Il primo bilancio di esercizio mostrava già oltre un milione di perdite, ripianato grazie a un aumento di capitale, ma nonostante le difficoltà e la mancanza di un affidamento bancario abbiamo gestito per sei anni il servizio, facendo fronte ai gravi ritardi nei pagamenti dai Comuni e garantendo 140 posti di lavoro finché è stato possibile”, ha puntualizzato. “Tutti possono verificare atti e fatti al tribunale di Catanzaro, così come tutti possono verificare guardando i cassonetti per le strade – ha concluso – quale sia stato l’effetto dell’estromissione della Schillacium dalla raccolta”.

riccio e oltre“Quando nel 2012 non è stato più possibile assicurare i pagamenti alla società, determinandone il crac finanziario, non eravamo certo noi al governo della città, ma quelli ora candidati con Alecci o che lo sostengono: basta con la campagna portata avanti sulle bugie”, ha rincarato Antonio Rattà. E anche Vittorio Sica ha denunciato: “In CambiaMenti si spaccia per nuovo quanto c’è di più vecchio, candidandosi insieme a chi prima si criticava, vantando una leadership che, se dopo quattro mesi di amministrazione si cade in quel modo, leadership non è”. Dopo le repliche politiche spazio quindi al programma. Massimo Barbuto, avvocato dell’Enel, ha illustrato informatizzazione del Comune e portale interattivo, mentre Rattà ha lanciato il piano idrico con interventi sulle condutture e le pompe di sollevamento per eliminare la scarsa affluenza dell’acqua nella parte alta della città, l’idea di una gestione autonoma dalla Sorical perché “il privato fa lievitare i costi” e la messa in funzione del sistema fognante di Turrati. Salvatore Riccio ha assicurato che “sarà approvato il piano spiaggia inserendovi la cantierabilità del porto e ripristinando l’attenzione per gli operatori balneari (della categoria fa parte anche Riccio, ndr) attualmente in flessione perchè manca un’amministrazione”.

Giusy Altamura, geometra, ha invece sollevato il cruciale temaSica e oltre delle opere pubbliche “Waterfront” e “riqualificazione del campo Ippica” andate avanti “con irregolarità e senza permessi della soprintendenza ai beni ambientali e paesaggistici” e ora annullate o bloccate. “Fatti gravissimi che fanno riflettere sulla superficialità con la quale sono stati gestiti interventi di questa importanza”, ha attaccato Altamura. Katya Urzino ha spiegato come aiutare il commercio a cominciare dalla viabilità e dagli interventi sulle strade e sulle aree meno collegate alla città, mentre Sica ha ricordato come si possono valorizzare le risorse naturali come l’Orto Santicelli e il patrimonio ittico per creare con pochi fondi grandi idee turistiche e commerciali. Un’idea ripresa da Selena Lorenzo, che ha ipotizzato la ripresa dei giochi di Eutimo. “Io non mi candido per diventare assessore ma solo per il bene che voglio alla mia città. Queste persone che si candidano perché devono fare il sindaco, il vicesindaco e l’assessore – ha aggiunto Lorenzo – non potranno mai assicurare la stabilità all’amministrazione”. Misia Romeo ha focalizzato sul piano per il sociale a partire dal centro diurno per gli anziani e l’eliminazione delle barriere architettoniche in città, mentre Elsa Sgro ha esposto le idee per l’ospedale, tra le quali un centro dialisi avanzato, un reparto di rianimazione e una camera iperbarica. E sempre sull’ospedale si è concentrata Rita Staiano, citando il reparto pediatria che “faceva scuola” e la ginecologia-ostetricia “eccellenza regionale”. “Vanno riportati a quegli standard perché offrono un servizio indispensabile ai bambini non solo del soveratese – ha enfatizzato Staiano – ma di un territorio che va dalle pre-serre alla locride”.

Teresa Pittelli

 

By Teresa

Giornalista, ora anche blogger, vive nei dintorni di Soverato con il marito Orlando e i due figli Viola e Luigi. Cerca di scrivere quello che di bello e di brutto succede nella sua terra, e conservare obiettività e serenità anche quando il contesto non aiuta.

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