Oggi iniziativa sul lungomare promossa da un comitato spontaneo di cittadini. Tra i temi anche la vicenda “Ippica”.
Un’iniziativa spontanea di un comitato di cittadini e ambientalisti che nel giorno della Liberazione vogliono anche una “Soverato libera dal cemento”. L’iniziativa prevede un gazebo informativo sul lungomare, oggi a partire dalle 16, all’interno del quale discutere e confrontarsi sulla progressiva cementificazione del territorio e in particolare sull’ultimo episodio edilizio, quello del campo cosiddetto “Ippica”. Una vicenda, quella della riqualificazione dello storico campetto di calcio con edificazione in corso di una struttura di cemento armato per spogliatoi e sala web, che tiene banco ormai da due mesi ma non ha ancora trovato soluzione, tanto che i lavori sono bloccati dallo scorso 1° aprile. La sospensione è stata decisa dal commissario straordinario dell’ente, Salvatore Mottola di Amato, in seguito a un sopralluogo dei vigili urbani e dei carabinieri che avrebbe evidenziato varie irregolarità dell’opera.
Del resto una parte dei cittadini aveva protestato per la costruzione in cemento armato, di notevoli dimensioni, proprio in mezzo alla pineta, in terreno demaniale a pochi metri dal mare. Ma mentre i soveratesi dibattono sull’opportunità di rivedere in maniera radicale il progetto, magari con l’abbattimento e il ripristino dei luoghi, o al contrario di portarlo ormai a termine, dal palazzo comunale non arriva alcuna notizia. Rumors delle ultime ore vorrebbero che il Comune stia per organizzare la ripresa dei lavori almeno per il campo da gioco da ricoprire in erba sintetica, e in effetti già da ieri i mezzi dell’impresa, lasciati fermi nel cantiere per tutto il mese, non c’erano più. Per quanto riguarda la struttura, invece, sembra che il Comune stia vagliando la possibilità di valutare le chance di una sanatoria paesaggistica per i presunti abusi segnalati dalle forze dell’ordine, in modo da andare avanti e non perdere il finanziamento né incorrere in una richiesta di risarcimento danni da parte della ditta. Vero è che, d’altro canto, se le irregolarità fossero confermate dagli organi di controllo, l’opera potrebbe in ogni caso perdere il finanziamento.
Una situazione delicata e complessa dal punto di vista tecnico, dunque, in merito alla quale qualcuno dovrà pur addossarsi qualche responsabilità politico-amministrativa, dal momento che a farne le spese saranno comunque i cittadini. Gli organizzatori dell’iniziativa di oggi distribuiranno ai partecipanti dieci domande in tema di “Ippica-gate”, dalla compatibilità con il rispetto ambientale di quella costruzione di cemento, alla trasparenza del Comune nel comunicare (all’epoca) l’intenzione di costruire in quell’area e (ora) le sorti dei lavori, dalle soluzioni proponibili per eliminare, spostare o ridimensionare la struttura, anche dal punto di vista tecnico-economico, all’idea di sviluppo per Soverato.
Teresa Pittelli