Rifondare Soverato insieme alla politica intorno a una figura di garanzia
Si stringe il cerchio in queste ore intorno alle candidature e agli accordi in vista delle elezioni comunali soveratesi. E Chiara Giordano, pianista, manager culturale, da tempo attiva nel confronto politico cittadino, lancia un “estremo appello” alla necessità di idee e nomi che permettano una “pacificazione” della comunità. “A Soverato un’espressione politica come il Pd sta facendo un notevole e importante lavoro per cercare di coordinare un ampio dialogo tra tutte le forze politiche e civiche”, premette Giordano. Che però poi passa a parlare di “individualismi e tatticismi – anche in parte fisiologici – che forse rischiano di mettere in secondo piano un aspetto fondamentale: quello di raccogliere le risorse migliori sia tra i giovani che tra i capelli bianchi attorno a figure piuttosto neutrali per storia personale”. Una trasversalità invocata dalla Giordano che però di solito è un termine che fa storcere il naso, facendo pensare a intese e passaggi di area tra chi non ha niente in comune se non la necessità di essere gradito al potere di turno. Ma l’accezione utilizzata dalla musicista vuol dire una cosa diversa. “A mio avviso deve significare la capacità di dialogare con sorriso e competenza in tutti gli ambienti sia politici che civici. Io credo che l’elemento della pacificazione in questo momento in cui la situazione è grave sotto ogni punto di vista sia un fatto imprescindibile”, ribadisce Giordano. “Il che non significa superare superficialmente le diversità, ma piuttosto guardare oggettivamente ai problemi senza farsi condizionare da idee di responsabilità passate.
Per questo una figura politicamente non strutturata aiuterebbe la conciliazione – insiste Giordano – fermo restando che la politica è fondamentale ed è uno strumento di civiltà e di regole irrinunciabile: in questo senso il Pd sta facendo un tentativo veramente apprezzabile, così come le altre forze che accettano il dialogo pur mantenendo l’identità”. A questo punto è d’obbligo capire se Giordano si rende disponibile a una candidatura a primo cittadino. Se ritiene insomma di incarnare la figura “di garanzia” che descrive. “Direi che credo di essere della tipologia di questa figura, come me ce ne sono anche altre. Il mio appello alle forze politiche e alle risorse migliori è questo: che siano sensibili e che si possano riconciliare con la politica nella rifondazione della città – spiega Giordano – in un clima di garanzia per ognuno”. La manager culturale, direttrice del celebre festival Armonie D’Arte, chiosa ricordando che “non è giusto demonizzare il passato, ma neanche restare nella logica delle sommatorie elettorali e dei cartelli precostituiti, perché serve una politica alta che pensi alle soluzioni per il futuro, e non solo alla gestione del potere amministrativo e delle relazioni tra le parti in campo”.
Teresa Pittelli