Il sindaco Michele Drosi: “Sistema più moderno e risparmi per gli utenti”.
Nel 2009 un referendum sancì la volontà di 27 milioni di italiani di mantenere l’acqua in mano pubblica, ma quella volontà popolare non pare sia rispettata dal sistema che si è venuto a creare, con i Comuni strozzati dalla mancanza di fondi e un governo che con il decreto “sblocca Italia” incentiva l’affidamento ai privati dei servizi municipali. E così anche alcuni amministratori locali del soveratese si muovono in questa direzione per quel che riguarda il bene comune per eccellenza: l’acqua. E se il Comune di Chiaravalle guidato dal centrodestra di Gregorio Tino, con delibera di giunta dello scorso 10 marzo ha aperto le porte a un project financing proposto da due società per l’ammodernamento e la gestione del servizio idrico, nella stessa data il Comune di Satriano guidato dal sindaco renziano Michele Drosi ha approvato una determina a contrattare sempre con lo stesso oggetto: un project financing per la gestione dell’acqua comunale. Attraverso il cosiddetto project financing si prevede la realizzazione e gestione di un’opera pubblica grazie al coinvolgimento di privati che se ne accollano i costi. In questo caso l’opera prevista consiste nella “messa in sicurezza, recupero della sorgente Caria, interventi sulla rete idrica e telelettura dei contatori del Comune di Satriano, oltre a fornitura di servizi al Comune di Soverato”.
Importo dell’appalto: 1,6 milioni di euro. Ovvio che il privato fa tutto questo per un ritorno economico, ottenendo in cambio la gestione del servizio idrico per un periodo che il bando identifica in venticinque anni. Il capitolato di gara predisposto dagli uffici dell’ente prevede che la tariffa da riconoscere all’azienda aggiudicataria sarà pari al massimo a 29 centesimi per metro cubo di acqua. Un prezzo che nel tempo potrebbe aumentare in base agli aggiornamenti Istat. Ci si chiede a questo punto se non ci siano altri modi, una volta che ci si “liberi” della Sorical, per far tornare la rete idrica in mano al Comune, con benefici economici per i cittadini derivanti dalla gestione in proprio e dalla futura vendita dell’acqua ad altri Comuni (nella determina si cita Soverato), piuttosto che cedere il servizio a terzi. Perplessità che richiedono forse una maggiore consultazione popolare prima di procedere con la gara, anche per vagliare l’esistenza di soluzioni alternative.
Il sindaco Drosi, però, respinge i dubbi. “Il project financing rappresenta una grande opportunità per avere finalmente acqua salubre perché sorgiva e non più di pozzo, a un prezzo deciso dal Comune e con grandi miglioramenti di sistema, dal telecontrollo delle fatture che eviterà i furti d’acqua a una rete efficiente senza più le grosse perdite attuali”, chiarisce Drosi. “Questo strumento, sempre più utilizzato in Italia e in Europa, è stato già esaminato ampiamente nell’ambito di un’assemblea pubblica e una conferenza stampa”, continua Drosi, “ma resto disponibile a fornire tutte le spiegazioni in termini di efficienza e vantaggi economici per chi voglia approfondire”. Considerata l’importanza dell’argomento, dunque, è questo il momento per i contributi a un dibattito pubblico.
Teresa Pittelli