Tutelambiente raccoglie 300 firme in poche ore. Aderiscono altri comitati ambientalisti del territorio
Cresce la partecipazione popolare alla battaglia per tutelare la pineta marittima di Soverato da una struttura in cemento armato a servizio del campetto di calcio “Ippica”, proprio in mezzo ai pini a pochi metri dal mare, in costruzione nell’ambito di un intervento finanziato dalla Regione con fondi europei. Circa trecento le firme raccolte in poche ore domenica scorsa dagli attivisti di Tutelambiente, che hanno tenuto un banchetto sul lungomare davanti al quale si sono fermati per dare l’adesione cittadini ed esponenti politici delle più varie appartenenze, non solo di Soverato ma anche di tutto il comprensorio. Le firme saranno ora protocollate in Comune. “La raccolta e il deposito delle firme, che stanno aumentando di ora in ora, non è un fatto giuridico ma simbolico, vuole essere un invito al commissario Salvatore Mottola Di Amato, e alle altre istituzioni coinvolte, a prendere coscienza di questa volontà espressa dalla cittadinanza”, spiega Francesco Rotondo.
“Quando si da la parola ai cittadini e li si coinvolge in questioni che li interessano così da vicino si assiste a una grande partecipazione: quello che è mancato finora alla politica”, prosegue Rotondo. “Questa esperienza segna anche la strada maestra per il futuro – insiste l’attivista ambientale – quando sarà opportuno consultare la cittadinanza per sapere se è gradita o meno, come in questo caso, un’opera in cemento armato vicino al mare”. Nello specifico la richiesta sotto la quale tanta gente ha apposto la sua firma è per un incontro pubblico con il commissario e con la progettista dei lavori per avere maggiori delucidazioni tecniche e modifiche anche radicali al progetto, considerando il suo forte impatto sull’ambiente.
Hanno aderito alla raccolta firme anche Slow food e il Comitato “Salviamo la Scarpina”, facendosi parte attiva in questa battaglia per dire basta alla cementificazione del verde pubblico cittadino. L’attenzione degli attivisti si appunta anche sul problema della gestione di queste opere, che porranno problemi di costi di manutenzione difficili da sostenere per il Comune, con il rischio di lasciarle in disuso come accaduto ad altre strutture pubbliche, o darle ai privati sottraendo quindi alla fruizione pubblica luoghi-simbolo di Soverato. Vista questa convergenza di tanta parte della società civile sull’obiettivo della salvaguardia della pineta rispetto all’intervento in questione, con interventi ormai quasi quotidiani di cittadini, comitati, esperti e movimenti, dal comitato si apprende che è in programma una grande conferenza pubblica nella quale discutere di questo tema e del futuro ambientale della città. Nel frattempo, la progettista dell’opera, Teresa Gualtieri, si è messa in contatto con il comitato Tutelambiente dichiarandosi disponibile un incontro subito dopo Pasqua all’interno del quale confrontarsi sulle obiezioni sollevate da più parti.
Teresa Pittelli