Ricevuti dal commissario Mottola ieri gli attivisti di Tutelambiente. Pronta una relazione tecnica della progettista, che si è detta disponibile a dialogare con il comitato.
Comune e progettista disponibili all’ascolto sulla questione ormai nota alle cronache giornalistiche come quella del “cemento” sul campo Ippica. Gli attivisti del comitato Tutelambiente sono stati ricevuti ieri mattina dal commissario del Comune, Salvatore Mottola Di Amato, che ha ascoltato attentamente le contestazioni dei volontari per la tutela dell’ambiente relative all’impatto sulla pineta e sul paesaggio dei piloni in cemento armato sorti ai margini del campo di calcio “Ippica”. L’intervento è frutto di un progetto di sviluppo regionale finanziato nel 2012 con fondi comunitari. Le contestazioni non attengono alla funzionalità del progetto in sé, ma alle modalità di esecuzione, sia per la posizione occupata dalla struttura in cemento armato che per i materiali utilizzati per tirarla su. Oltre a dare il via libera a un immediato accesso agli atti, il commissario ha anche riferito di aver già investito della questione la progettista, Teresa Gualtieri, che vinse la gara indetta nel 2013 dal Comune. Considerato anche il battage di questi giorni, tra richieste di accesso agli atti e prese di posizione indignate, rimbalzate poi sulla stampa, Mottola Di Amato ha sottolineato di ritenere opportuno un incontro pubblico con la progettista all’interno del quale dare risposta alle contestazioni. Una richiesta alla quale l’architetto Gualtieri, raggiunta per telefono, risponde di non avere nulla in contrario. Anzi. Sarebbe già pronta la sua relazione tecnica, sulla base della quale fornire spiegazioni e ascoltare obiezioni. Tutto fa quindi pensare che l’incontro, per ottenere il quale il comitato Tutelambiente ha comunque protocollato una richiesta ufficiale, si terrà al più presto, magari entro la fine della settimana.
Intanto i lavori proseguono e vengono quotidianamente fotografati e postati da qualche cittadino su facebook, suscitando grandi discussioni nelle quali prevale indignazione e stupore, anche se non manca qualcuno che si esprime a favore dell’intervento, accusando la maggioranza di non essere “mai contenta” o di “fare politica” contro quella o quell’altra amministrazione che ha avuto il progetto sottomano. Polemiche a parte, quello che sembra interessare tanti cittadini, così come gli attivisti del comitato, è un’interlocuzione con il Comune e la progettista per vagliare tutte le possibilità di mitigare il forte impatto dell’opera sul paesaggio e sull’ambiente. Nel successivo accesso agli atti, messi a disposizione dall’ufficio tecnico diretto da Vincenza Chiaravalloti, i presenti hanno valutato il progetto e le varianti che lo hanno interessato, con i relativi permessi degli enti preposti. Anche l’ex sindaco Gianni Calabretta, molto critico fin dalla prima ora sull’intervento, era ieri in Comune a visionare il progetto in seguito ad un’autonoma richiesta di accesso agli atti.
Teresa Pittelli