Appuntamento stamattina alle 10.30 davanti al Comune per prendere visione dei progetti che riguardano la pineta e il lungomare
Attivisti e ambientalisti pronti a iniziative pubbliche di critica e protesta per fermare la cementificazione della pineta nella quale il Comune sta costruendo gli spogliatoi a servizio del campo di calcio Nunzio Marino. Lo storico campo cosiddetto “Ippica” sul quale sono cresciute generazioni di soveratesi è infatti oggetto di un intervento di riqualificazione che alla terra battuta e alle vecchie reti di recinzione dovrebbe sostituire un moderno campo in erba sintentica, attrezzato anche con spogliatoi. Il tutto finanziato dalla Regione con fondi comunitari sulla base del progetto integrato di sviluppo “Sport in pineta”. Un finanziamento stanziato nel 2012 e per il quale a maggio 2013 l’amministrazione pidiellina del tempo appaltò i lavori di progettazione all’architetto Teresa Gualtieri.
Ma se l’idea di per sé non desta obiezioni, dal momento che un rifacimento del campo è utile e necessario, quello che sta facendo montare perplessità e indignazione tra cittadini e ambientalisti sono proprio le scelte esecutive. Nel giro di pochi giorni sono sorti, infatti, in piena pineta a pochi passi dal mare, alti piloni di cemento che secondo alcuni rischiano di avere un impatto eccessivo sull’ambiente e sul paesaggio in una delle zone di maggiore pregio turistico della città. “Le opere di riqualificazione del campo dell’Ippica, per come si stanno eseguendo, sono fortemente invasive sull’ambiente vista la costruzione di una struttura in cemento armato assolutamente eccessiva in quel contesto marino e di verde pubblico”, spiega Francesco Rotondo, non nuovo a battaglie ambientaliste per la salvaguardia del verde pubblico cittadino e già vicesegretario del circolo Pd. “Uno spogliatoio di tali dimensioni, già per quello che si vede ad oggi, appare sproporzionato e non opportuno considerato che per le funzioni che assolve, e cioè servire un campetto da calcio a otto, ben poteva essere sostituito da una costruzione in legno di minore impatto ambientale e rimovibile”, continua Rotondo. “Il campo Ippica non era certamente degradato per cui sarebbe bastato un intervento meno imponente. E’ importante che la cittadinanza prenda coscienza di ciò che sta accadendo – insiste Rotondo – considerato che anche le future opere di riqualificazione del lungomare si teme possano produrre una vera e propria cementificazione”.
A favore di un ripensamento del Comune su queste scelte “inopportune” si è espresso anche l’ex sindaco Gianni Calabretta, ingegnere, dicendosi indignato e pronto a una mobilitazione. L’appuntamento per chi vuole vederci chiaro è stamattina davanti al Comune di Soverato. “Andremo a prendere visione del progetto Sport in pineta e dei due progetti Waterfront per il lungomare – è l’invito di Rotondo – con appuntamento alle ore 10.30 davanti al Comune”.
Teresa Pittelli