Comune, i dubbi di Gagliardi sulla vendita di un terreno
Secondo l’ex consigliere l’area, considerata non fruibile per il pubblico, avrebbe invece potuto essere al servizio dei pedoni con la costruzione di una scaletta di collegamento con la soprastante piazza don Gnolfo
La vendita di un piccolo terreno comunale in via Marina, una zona super-centrale e strategica posta tra il lungomare e il Corso Umberto, solleva alcuni dubbi tra qualche ex consigliere comunale. In particolare è Antonello Gagliardi, seduto nei banchi dell’opposizione fino al commissariamento del Comune a fine 2014, a mettere in luce alcune critiche sull’opportunità di questa scelta da parte del Comune di Soverato. “Il terreno alienato con delibera del 17 febbraio scorso dal commissario era previsto nel piano di recupero urbano come luogo in cui realizzare una scalinata a servizio dei pedoni”, spiega Gagliardi. L’area in questione è stata considerata dal Comune, in delibera, un “reliquato”, termine con il quale si indicano in gergo tecnico piccoli spazi rimasti fuori dai progetti di edificazione, di estensione molto ridotta e spesso difficilmente commerciabili. In questo caso l’estensione del terreno venduto è pari a 29 metri quadrati, derivanti dal frazionamento di uno spazio pari a circa 200 metri quadri portato avanti nell’autunno 2014 dall’ufficio tecnico del Comune. Un’area davvero di modesta dimensione, quindi, che la delibera definisce “non fruibile per la cittadinanza in quanto posta a quota inferiore rispetto alla viabilità e interclusa tra la strada e la proprietà” del privato che l’ha acquistata. Il provvedimento del commissario chiarisce inoltre che il posto è “spesso ricettacolo di rifiuti e quindi antigienico”. Ma è proprio sulla non utilità per la cittadinanza che Gagliardi ha le sue rimostranze da fare.
“Proprio questo spazio ricadeva nel piano di recupero come quello in cui realizzare una scala di collegamento tra la via Marina e la piazzetta Don Gnolfo, piazza storica e di pregio turistico”, insiste Gagliardi. “La scala sarebbe quindi un servizio utilissimo alla comunità, soprattutto alle famiglie con bambini che per scendere dalla piazza sul lungomare avrebbero potuto usufruire di un passaggio diretto”, continua Gagliardi, ricordando la pericolosità e l’assenza di marciapiedi del curvone adiacente la piazzetta. “Sarebbe stato bello che la commissione, là dove nessuna amministrazione aveva proceduto all’opera pubblica prevista da tanti anni, se ne facesse carico lasciando quindi un servizio in più al pubblico – osserva l’ex consigliere – invece di vendere il sito a un privato (che legittimamente ne ha fatto richiesta, ndr)”. Il Comune incasserà dalla vendita di questo terreno poco più di 5.500 euro, ottenuti applicando il valore minimo, cioè il 10% rispetto a quello medio, per una somma di 192,50 euro a metro quadro.