Soverato, Munizzi replica alle insinuazioni. “Sono tornata al mio lavoro. Nessun incarico in vista”.

Presidenza Grande SoveratoIn concomitanza con l’iniziativa “Grande Soverato”, promossa dall’ex amministratrice del Comune ed esponente Ncd, erano comparsi manifesti ironici sui suoi “salti di quaglia”.

Grandi e giovani, pensionati e disoccupati, neopresidenti di neoassociazioni ufficialmente non interessate al voto ma colte da improvvisa furia progettuale per la città, ex amministratori e aspiranti, ex nemici e amici. Tutti insieme appassionatamente hanno riempito la sala consiliare per il convegno “Grande Soverato” organizzato nei giorni scorsi da Sonia Munizzi, già amministratrice del Comune e vice-capogabinetto di Peppe Scopelliti per quattro anni, ora passata in Ncd. La mattina del convegno era stata funestata da decine di manifesti che come un inatteso esantema si erano diffusi per la città. Con ironia sferzante prendevano di mira l’associazione presieduta dalla Munizzi, Eudaimonia, pregando “la signora felicità” di farsi da parte, rimproverandole “salti di quaglia” e di “aver tratto benefici e giovamenti dalla politica”, insinuando possibili nuovi incarichi nel gabinetto del governatore del Pd, Mario Oliverio.

Foto platea Grande Soverato
La platea in sala consiliare per il convegno “Grande Soverato”

Un metodo da condannare, perché nascosto dietro il comodo anonimato, tanto che Munizzi ha riscosso la solidarietà dei presenti e di molti cittadini, anche da file avversarie. Ma nel merito, come risponde l’esponente Ncd alle critiche e alle accuse di trasformismo? “All’indomani dell’insediamento del presidente Oliverio volevo andare via ma sono stata pregata di restare ad accogliere il nuovo governatore per una questione di protocollo”, spiega Munizzi. “Dal giorno seguente ho ripreso il mio lavoro all’azienda ospedaliera Mater Domini, dove ricopro con grande soddisfazione un ruolo dirigenziale dal 2009”, continua Munizzi, escludendo qualsiasi possibilità di un incarico in Regione.

E la sua vicinanza a Scopelliti, per poi prendere lidi diversi dall’ex governatore decaduto? “Ho fatto la scelta dell’Ncd con convinzione, perché sono e resto una moderata, non ero legata a Scopelliti ma alle mie scelte politiche”, ribatte Munizzi. E come esponente Ncd, al fianco del catanzarese compagno di partito e consigliere regionale Baldo Esposito, Munizzi ha voluto lanciare l’idea di una grande Soverato, progressivamente unita ai Comuni di Davoli, Satriano e Montepaone, con 25 mila abitanti che ne farebbero la terza realtà urbana della provincia, dodici chilometri di spiagge, quattro centri storici, polo di istruzione qualificata in grado di aspirare a una facoltà universitaria legata alla sua vocazione turistica. Con vantaggi notevoli in termini di ottimizzazione dei servizi e nuova forza numerica e politica, in modo da attrarre maggiori investimenti pubblici e privati. Un progetto per reagire all’attuale crisi socio-economica, dovuta anche al duopolio Catanzaro-Lamezia che ha stretto in una tenaglia il basso jonio, che ha trovato d’accordo gli altri partecipanti, dal sindaco di Davoli, Antonio Corasaniti, a quello di Satriano, Michele Drosi. Anche i relatori Antonio Pellegrino e Andrea Perrotta hanno supportato l’idea, rispettivamente dal punto di vista culturale e di programmazione comunitaria. A moderare l’incontro, il giornalista Sergio Dragone. Riprende quota il sogno della grandeur soveratese d’altri tempi? Intanto occorre dotarsi di un’amministrazione credibile e provvedere agli elementari servizi pubblici trascurati da anni. Il resto si vedrà.

Teresa Pittelli

 

By Teresa

Giornalista, ora anche blogger, vive nei dintorni di Soverato con il marito Orlando e i due figli Viola e Luigi. Cerca di scrivere quello che di bello e di brutto succede nella sua terra, e conservare obiettività e serenità anche quando il contesto non aiuta.

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