Oggi alle ore 18.30 sarà presentato il volume dello storico soveratese Ulderico Nisticò “Muse Ioniche”, presso la sede della Dante Alighieri, vico Caloiro 3, Crotone. L’opera, edita da Città del sole di Reggio Calabria, è composta da due tomi contiene testi greci e latini, traduzione e commento, di versi e prose dei maggiori autori delle terre delle attuali Calabria, Lucania e Puglia da Stesicoro a Gioacchino da Fiore. Sulle coste che oggi si chiamano di Calabria, Basilicata, Puglia giunsero, narrano i miti, gli antichissimi Peucezio ed Enotro, e vi trovarono popoli; e i coloni greci incontrarono alti monti e feconde pianure. Vi fiorì poesia, scienza, filosofia. Vennero i Romani ad apprendere quelle arti che le dure vicende del governo dello Stato e della guerra avevano loro vietate e vi affinarono lingua ed animi. La voce delle Muse ioniche non si affievolì nei lunghi secoli del Medioevo e dell’Età moderna, e ancora dei santi monaci scrissero di Dio e dei poeti cantarono l’amore in greco e in latino. Non è dunque inutile che il lettore di oggi, e i giovani delle scuole, conoscano un pò meglio quella Magna Grecia di cui si parla molto senza troppo saperne, e quella cultura ionica più moderna che è affatto ignota.