Il movimento di cui fa parte l’ex sindaco Alecci ha risolto alcuni dilemmi interni ed è pronto a uscire allo scoperto. Luca Mosca: “Presto iniziative pubbliche per farci conoscere”.
E dopo mesi di attese, suspance e interrogativi sulla composizione e le prospettive del movimento dei cosiddetti “giovanotti”, un’aggregazione di trenta-quarantenni al quale partecipa anche l’ex sindaco Ernesto Alecci, ecco finalmente arrivare nelle redazioni un comunicato che ne concretizza quantomeno l’esistenza. “CambiaMenti è un gruppo di cittadini, poco vicini ai giochi delle politica. Vuole cambiare Soverato, allinearla ai tempi attuali, veloci e immediati. Ricerca il consenso della parte più ampia della popolazione e di tutte quelle persone che si sono allontanate dall’esercizio del voto”, esordisce la nota arrivata ieri da Daniele Vacca, architetto quarantenne, già candidato nel 2011 con la lista “Amo Soverato”.
Vacca è stato nominato portavoce della nuova aggregazione insieme a Luca Mosca, altro under 40 da sempre a sinistra. Il comunicato, piuttosto stringato e non firmato, sottolinea che a questi cittadini disaffezionati si “chiede di ritornare a provare a dare fiducia a un progetto nuovo, trasparente, indipendente, all’insegna della discontinuità”. Il neonato movimento si attribuisce insomma caratteristiche che sarebbero in effetti molto apprezzate dai cittadini, ma va notato che non essendo ancora mai venuto allo scoperto in alcun tipo di dibattito pubblico, né essendo noti ufficialmente i nomi di chi lo compone e di chi si candida a offrire tutte queste novità, occorrerà saggiare nei fatti tanto la trasparenza quanto l’indipendenza e la discontinuità con i metodi del passato. Si attende dunque una presentazione, mettendoci la faccia, in modo che gli elettori ai quali il movimento chiede fiducia sappiano intanto chi si trovano davanti.
“Stanchi di delegare, con il desiderio di spendersi in prima persona e con l’obiettivo di raddrizzare le sorti di Soverato. Determinati a dare voce alla grande forza di volontà dimostrata dai cittadini e dalle associazioni che in questi anni hanno lottato contro il preoccupante declino della città e consapevoli che con la partecipazione di tutti si può fare tanto – conclude il comunicato – attraverso proposte serie e fattibili restituiremo dignità alla città e orgoglio ai soveratesi”. Un primo sasso lanciato nello stagno, dunque, al quale si presume seguiranno a stretto giro nomi, idee e progetti per la città. “Dopo questa prima uscita allo scoperto, saranno presto realizzate importanti iniziative pubbliche”, conferma Luca Mosca. L’uscita di ieri serve quindi ad annunciare la presenza e confermare la compattezza del movimento, che rumor di qualche settimana fa avevano dato in stallo. Sarebbero stati risolti, infatti, i nodi legati a vedute diverse tra alcuni dei fondatori e organizzatori del progetto.
Teresa Pittelli