Siamo tutti La Provincia di Cosenza

La Provincia di CosenzaIn un livido pomeriggio di gennaio, con gli occhi ipnotizzati, fissi e increduli sullo schermo dove scorrono i fatti di Parigi dopo la strage dei giornalisti di Charlie, purtroppo tocca leggere anche questo. Un giornale appena nato, La Provincia di Cosenza, frutto dell’impegno di alcune delle penne più brillanti e oneste e intelligenti della nostra terra, chiude già. O meglio si dimette l’attuale gruppo che ha fondato il giornale, guidato da Francesco Graziadio, costretto a passare la mano per condizioni di lavoro proposte dalla società editrice considerate “improponibili”. Scelta di dignità. E di speranza, aggiungo io. Già, chi non piega la schiena e preferisce saltare un giro, forse molto giri, pur di non accettare una situazione degradante per la nostra professione e per noi come persone, ci indica una strada. Che oggi è di amarezza. Ma domani potrà essere di esempio e di nuovi progetti e nuova linfa a un’informazione alla quale la loro arguzia, la loro limpidezza, la loro fame di notizie servono come il pane.

Nel gruppo fondatore giovani talenti della mia generazione, tutti intorno ai trentacinque-quarant’anni, da Eugenio Furia a Pablo Petrasso oltre allo stesso Graziadio, che già coraggiosamente avevano abbandonato altre testate prestigiose, lasciando vuote anche scrivanie da caposervizio e da redattore capo, in nome della libertà di espressione e della dignità professionale e personale. Un’alzata di testa, un’assunzione di responsabilità e di tutte le pesanti conseguenze lavorative ed economiche, che questi colleghi avevano già messo in atto due volte: quattro anni fa quando avevano lasciato CalabriaOra, all’epoca della cacciata di Paolo Pollichieni da parte dell’editore Piero Citrigno, e più di recente quando avevano detto addio allo stesso Pollichieni, seguendo la stessa logica di amor proprio e del proprio lavoro. Purtroppo stavolta bisogna avvalorare il vecchio e trito proverbio non c’è due senza tre.

 

Forza ragazzi siete tutti noi, anche quelli che in questo momento sono meno coraggiosi e forti. Il nostro lavoro va rispettato e retribuito regolarmente. Diritti basilari purtroppo non più ovvi e scontati. Anzi, tutt’altro. Alla redazione, al direttore, a bravissime colleghe come Alessia Truzzolillo e in più carissime amiche come Benedetta Caira, solidarietà, indignazione, sostegno…e in bocca al lupo. A voi e al giornalismo calabrese che ne ha bisogno più che mai. Siamo tutti La Provincia di Cosenza.

Teresa Pittelli

 

By Teresa

Giornalista, ora anche blogger, vive nei dintorni di Soverato con il marito Orlando e i due figli Viola e Luigi. Cerca di scrivere quello che di bello e di brutto succede nella sua terra, e conservare obiettività e serenità anche quando il contesto non aiuta.

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