Soverato, nuovo piano di riequilibrio al via

Mottola dovrebbe firmare oggi la delibera

Salvatore Mottola di AmatoVia al terzo piano di riequilibrio per la città di Soverato. Secondo quanto risulta, il commissario straordinario Salvatore Mottola di Amato starebbe per varare il nuovo piano di riequilibrio pluriennale del Comune. E anche se non c’è ancora niente di ufficiale, la firma dovrebbe essere apposta già oggi, quando il commissario sarà a Soverato per l’inaugurazione dell’isola ecologica. La scadenza ultima del termine per la presentazione del piano è stata prevista per il 24 dicembre, ma secondo fonti vicine all’entourage commissariale sarebbe la data di sabato 20 quella più utile per la sua presentazione, considerati anche i giorni festivi nel mezzo. Il nuovo documento dà conto dei prestiti ricevuti in due riprese dalla Cassa depositi e prestiti e delle relative transazioni con i debitori, con un monte debiti complessivo del Comune rilevato dagli uffici e dichiarato nel piano pari a circa 18 milioni di euro. Il Comune ha dunque ravvisato l’esistenza di elementi migliorativi nei conti tali da proporre un nuovo piano di salvataggio.

A meno di ripensamenti dell’ultimo minuto e di limature in extremis, il documento sarà sottoscritto oggi dal commissario e poi inviato al ministero dell’interno.

La città per ora evita dunque il dissesto. Il dibattito soveratese ha da tempo contrapposto in maniera netta e spesso accesa i sostenitori del riequilibrio ai sostenitori del default, con questi ultimi a sottolineare l’importanza di chiudere la partita del debito pregresso e la difficile sostenibilità del riequilibrio, e i primi a opporre invece i sacrifici che deriverebbero dal dissesto in termini di svalutazione del patrimonio pubblico, tributi, pianta organica e immagine del Comune. E se prevedibilmente gli uni vedranno la firma di Mottola come una ratifica dell’operato della giunta Alecci, altri potrebbero vederci anche l’opzione di chiarire una volta per tutte la questione che su trascina da tre anni. Occorre comunque prima vedere i numeri. E poi capire se il piano sarà effettivamente approvato dal ministero e dalla magistratura contabile, ricordando che è stato già bocciato due volte, tre se si considera il ricorso alle Sezioni riunite della Corte dei conti. Considerati comunque i termini per apportare eventuali rimodulazioni del piano da parte del Comune, e quelli per le autorità competenti che devono decidere se approvarlo o meno, i tempi potrebbero allungarsi fino a far tornare le leve della decisione riequilibrio/dissesto nelle mani del governo eletto dai cittadini, che andranno alle urne per eleggere il nuovo consiglio comunale entro la prossima primavera.

Teresa Pittelli

 

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