Entusiasmo e partecipazione per la prima del teatro del Grillo

Uomo-e-GalantuomoEntusiasmo e grande partecipazione accolgono il primo spettacolo della stagione teatrale del Grillo. Un successo annunciato quello di “Uomo e Galantuomo”, commedia degli equivoci scritta nel 1922 dal maestro Eduardo De Filippo, segnato dalla regia, in questa edizione, di Alessandro D’Alatri che magistralmente dirige gli attori in scena senza stravolgerne i perfetti tempi comici e sottolineando, mai banalmente, riflessioni profonde che si nascondono anche dietro una risata; da una parte quelli che lottano quotidianamente per la sopravvivenza e dall’altra chi si preoccupa di salvare il proprio onore perché, come ancora oggi accade, spesso conta più apparire che essere.La storia è un intreccio di equivoci tra amanti segrete, bugie non svelate e desideri nascosti e si snoda attraverso le gesta di una sgangherata compagnia teatrale che deve mettere in scena uno spettacolo drammatico, ma che a giudicare dalle prove esilaranti difficilmente sortirà tale effetto.

Di grande bravura Gianfelice Imparato, nel ruolo di capocomico della compagnia.Una interpretazione brillante capace di esaltare in modo egregio l’ironia del testo.Un plauso anche a Giovanni Esposito nel ruolo del suggeritore, magnifico giullare di scena che insieme agli altri “scavalcamontagne” ( termine utilizzato da Gennaro il capocomico per definire gli attori) Valerio Santoro,Antonio Truppo , Lia Zinno ,Alessandra Borgia ,Gennaro di Biase ,Roberta Misticone Fabrizio La Marca, Giancarlo Costantino, rendono questo spettacolo un vero successo.

Il teatro è  il luogo dove si intrecciano i sogni degli attori e degli spettatori e ieri sera abbiamo sognato e riso tutti insieme, celebrando degnamente non solo il grande Eduardo De Filippo a trent’anni dalla sua scomparsa, ma anche il Teatro del Grillo che proprio da trent’anni ci regala emozioni.

Rachele Benincasa

 

By Teresa

Giornalista, ora anche blogger, vive nei dintorni di Soverato con il marito Orlando e i due figli Viola e Luigi. Cerca di scrivere quello che di bello e di brutto succede nella sua terra, e conservare obiettività e serenità anche quando il contesto non aiuta.

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