Alecci e la tentazione di “Pendalando Volare 2”. Il Pd alla ricerca di un nome spendibile.
Giochi politici sotto l’albero di Natale per la città di Soverato commissariata. In primavera si vota, forse addirittura a marzo. Una volta consumato il passaggio dell’eventuale presentazione del piano di riequilibrio entro il 24 dicembre, dunque, si entrerà nel vivo della terza campagna elettorale nel giro di quattro anni. Con alcune novità in corso. Primo: l’allontanamento dell’ex sindaco Ernesto Alecci, almeno per il momento, dai partiti che lo hanno sostenuto nella scorsa consiliatura. Alecci sta vedendo da qualche settimana un gruppo di amici trenta-quarantenni. Un confronto che potrebbe portare alla formazione di una lista civica. Alle riunioni del giovedì, ospitate dal fidato amico architetto Daniele Vacca, partecipano Pietro Matacera, figlio di una famiglia da sempre espressione del centrodestra soveratese, ma da tempo su posizioni più moderate; Sara Fazzari e Luca Mosca, entrambi figli di storici nomi del movimento Pedalando Volare che aveva spopolato negli anni ’90 con un forte consenso popolare; Fabrizia Caridi, figlia di Matteo, a sua volta amministratore di lungo corso. Fazzari si era candidata nella lista Euforia ottenendo un exploit di consensi, e non sarebbe l’unica di quella compagine a guardare con simpatia al tentativo di creare una lista della società civile.
Una specie di Pedalando Volare 2? E’ presto per dirlo. Il copyright potrebbe risultare improprio. E bisogna comunque vedere se gli ex pedalatori veri, capitanati da Gianni Calabretta, benediranno l’operazione dopo aver tanto criticato l’ex sindaco e aver appoggiato Pietro Curatola, leader di Euforia e coautore del defenestramento di Alecci. Nel frattempo i due partiti che avevano sostenuto l’ex primo cittadino stanno tentando di organizzarsi. Il Pd guidato da Ciccio Severino, da sempre un po’ cenerentola della sinistra cittadina, esce ringalluzzito dal trionfo in Regione di Mario Oliverio, stra-votato alle primarie anche a Soverato. E secondo indiscrezioni è già lanciato alla ricerca di un nome spendibile e giovane per la poltrona di primo cittadino. L’idea di Severino è quella di una coalizione di area, magari coinvolgendo tutte le anime della sinistra come è riuscito a Oliverio con Gianni Speranza. Se lo schema è questo, però, dovrebbe escludere allargamenti al centro e chiuderebbe le porte agli “amici” di Ncd. Tra questi Salvatore Riccio, vicesindaco con Alecci ed esponente del partito che sabato scorso ha presentato a Soverato Baldo Esposito, neo consigliere regionale che a Soverato ha presto 123 voti. L’iniziativa è stata officiata da Sonia Munizzi, ora con i Gentile dopo aver ricoperto negli ultimi anni l’incarico di vice-capogabinetto di Peppe Scopelliti, e il senatore Piero Aiello, per il quale la dda di Catanzaro aveva ipotizzato il voto di scambio e chiesto l’arresto (negato dal Tribunale della libertà).
Premesse non molto digeribili per chi a sinistra chiede rinnovamento, rottura con il “modello Reggio”, stop ai trasversalismi e alle macchine del consenso locale. Il Pd come nel 2011 e nel 2014 si trova a un bivio. L’abbraccio con il centrodestra “moderato”, che porta voti ma si è rivelato per due volte poco fruttuoso, o una coraggiosa prova di autonomia?
Teresa Pittelli