Nelle ore concitate che stanno seguendo alle dimissioni di buona parte dei consiglieri del Comune di Soverato, tra i quali ben quattro di maggioranza e sei di opposizione, decretando la fine dell’amministrazione Pdl-Udc guidata da Leonardo Taverniti, il capogruppo di Amo Soverato, Antonio D’Amato, interviene per spiegare che la sua e quella dei suoi compagni di gruppo “è una sottoscrizione di coerenza”. In che senso? “La proposta di dimissioni di massa non è maturata al nostro interno, ma è stata la conseguenza di problemi interni alla maggioranza”, spiega D’Amato. “Noi abbiamo deciso di non sottrarci a questa occasione di “licenziare” l’amministrazione Taverniti, per coerenza con quanto ripetiamo da due anni sull’inadeguatezza di quest’ultima”, prosegue il leader di Amo Soverato. “Abbiamo tentato in tutti i modi e fino all’ultimo di collaborare su temi scottanti che abbiamo denunciato con forza, dall’ospedale a rischio chiusura, all’illegittimità degli aumenti della tassa sulla spazzatura, alle incongruenze del piano di riequilibrio – insiste l’architetto prestato alla politica – ma non c’è stato mai alcuno spiraglio di dialogo”. Quando insomma ieri sera si è concretizzata la volontà di agire, abbiamo convocato una riunione di minoranza dalla quale è emersa la decisione di cogliere questa opportunità e non lasciarla cadere nel vuoto. D’Amato sottolinea comunque che oggi “è una pagina triste per Soverato”, ma che ora occorre guardare con impegno e fiducia al futuro.
Teresa Pittelli @teresapittelli