Anche Pasquale Alcaro a sostegno del sindaco lametino
Gianni Speranza arriva nella sala consiglio del Comune accolto da una piccola folla di ex pedalatori e trentenni che a quella esperienza guardano ancora, chiamata a raccolta da Gianni Calabretta, indimenticato sindaco di Soverato negli anni ’90 con il movimento Pedalando volare. Un’esperienza di “rivoluzione” dal basso richiamata dallo stesso Speranza, candidato alle regionali con la lista “Con speranza per cambiare la Calabria” a sostegno di Mario Oliverio, che ha cominciato il suo intervento dicendo di aver preso esempio dalla loro ispirazione nel suo mandato da sindaco di Lamezia. “Per cambiare le cose bisogna agire adesso, quando ce ne viene data l’opportunità”, ha detto Calabretta introducendo l’incontro di Speranza con i cittadini. Calabretta ha spiegato che la lista di Speranza “ha ambizioni e forze per andare ben oltre il 4% che le serve per entrare in consiglio”, al contrario delle liste autonome che invece devono puntare all’8%. “Dare il voto agli amici dell’Altra Calabria me ne dispiace ma è inutile, perchè quella soglia è fuori portata e quei voti saranno ripartiti tra tutti gli altri gruppi vincitori, destra compresa”, ha detto a chiare lettere Calabretta.
Un concetto ripreso nel suo intervento da Pasquale Alcaro, che ha reso l’idea con toni acuti e toccanti. “Rispetto, stima e vicinanza per Mimmo Commisso (candidato soveratese per l’Altra Calabria, ndr) e per il compagno Mimmo Mazzeo al quale il movimento Pedalando Volare deve molto”, ha affermato Alcaro. “C’è però un’etica dei valori e un’etica delle resposabilità e quindi occorre stare straordinariamente attenti alle conseguenze e ai risultati delle nostre azioni: siate quindi partecipi ma siate anche responsabili”, ha concluso Alcaro citando Max Weber. Insomma secondo Calabretta e Alcaro il voto utile c’è, per il popolo della sinistra soveratese che rifiuta trasversalismi e teme vecchie pratiche, e quel voto si chiama Gianni Speranza. “Occorre ristabilire diritti là dove hanno fatto crescere favori e discriminazione, prima di tutto nella sanità”, ha detto il sindaco di Lamezia illustrando alcuni temi del programma. “Vogliamo che sia la Regione a prendersi carico dell’assistenza domiciliare per gli anziani, con grandi risparmi per la sanità e sollievo per tanti pazienti e le loro famiglie”, ha proseguito Speranza, che ha anche citato il dimezzamento dell’indennità di consigliere regionale e il taglio agli emolumenti dei dirigenti regionali tra i primi punti in agenda. “Faremo vedere ai calabresi che non è cambiata solo la giunta ma il sistema di valori e modi di agire: credo che si possa fare – ha concluso Speranza – e che sia l’unico modo di salvarci”.
Teresa Pittelli