Conti del Comune, ecco le prime mosse del commissario Mottola Di Amato

Salvatore Mottola di AmatoSecondo indiscrezioni avrebbe sottoscritto la richiesta di mutuo alla Cdp

La decisione sul dissesto o sul piano di riequilibrio non è ancora arrivata, ma qualche prima mossa in campo finanziario da parte del commissario prefettizio Salvatore Mottola Di Amato comincia a delinearsi. Anche se non è ufficiale, infatti, risulterebbe secondo indiscrezioni da fonti comunali che il viceprefetto abbia firmato ieri la richiesta di mutuo alla Cassa depositi e prestiti. Una richiesta già avviata dall’amministrazione Alecci per un totale di circa 4,5 milioni di euro, e la cui sottoscrizione scadeva appunto ieri. La somma servirà a pagare i debiti dell’ente nei confronti dei suoi creditori per il periodo relativo al 2013. Professionisti e imprese che non erano rientrati nelle precedenti tranche di pagamenti e transazioni, che erano riferite al 2012, potranno dunque tirare un sospiro di sollievo, se la notizia nelle prossime ore sarà ufficializzata dal Comune. Intanto Mottola, che ieri era a Roma ma che stamattina dovrebbe essere di nuovo a Soverato nel suo ufficio, proseguirà nel suo confronto serrato con i dirigenti dell’ente per venire a capo del complesso quadro finanziario del Comune. E continuerà probabilmente a ricevere visite e saluti di benvenuto più o meno ufficiali anche da parte di ex amministratori.

Oggi dovrebbe essere ad esempio la volta dell’ex presidente del consiglio comunale Emanuele Salatino, che già ieri si era recato in Comune per chiedere un appuntamento con Mottola. Il giovane “defenestratore” della giunta appena caduta per opera sua, di due altrettanto giovani consiglieri di maggioranza e dei quattro membri dell’opposizione, esporrà al commissario le motivazioni delle dimissioni di massa. Sicuramente il discorso non potrà che cadere sulla questione dei conti, protagonisti indiscussi del dibattito amministrativo degli ultimi mesi e secondo i dimissionari anche ragione primaria dell’ammutinamento dall’amministrazione Alecci. Salatino aveva maturato nelle ultime settimane un forte malessere rispetto a quella che era l’opzione di maggioranza, e cioè il piano di riequilibrio, dal momento che non era convinto che fosse questa la scelta migliore per la città rispetto al dissesto.

Una questione combattutissima, che non trovava evidentemente d’accordo con Salatino il sindaco Ernesto Alecci e molti suoi amministratori, convinti di avere risorse e capacità per risanare progressivamente le casse dell’ente senza l’arrivo dei commissari liquidatori. Tra numeri, carte, visite protocollari e incontri tecnici, ora è Mottola Di Amato ad avere l’onere di valutare, in attesa delle nuove elezioni che potrebbero tenersi già il prossimo aprile.

Teresa Pittelli

 

By Teresa

Giornalista, ora anche blogger, vive nei dintorni di Soverato con il marito Orlando e i due figli Viola e Luigi. Cerca di scrivere quello che di bello e di brutto succede nella sua terra, e conservare obiettività e serenità anche quando il contesto non aiuta.

Leave a comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.