Incarico da 5 mila euro per il legale catanzarese. Il gruppo Forza Italia-Udc-Fratelli d’Italia capitanato da Ciccio Manti chiede al Tar di ribaltare il risultato elettorale e la giunta Alecci risponde. Affidandosi come molto spesso il Comune fa da anni, per le grosse questioni di diritto amministrativo, all’avvocato Alfredo Gualtieri di Catanzaro. Per lui un incarico del valore complessivo di cinque mila euro (oltre iva, cassa avvocati e spese vive), e la “responsabilità” di un contenzioso carico di enormi implicazioni politiche per il Comune di Soverato. Secondo il ricorso che sarà discusso tra tre mesi dai magistrati del Tar, la lista Alecci non sarebbe dovuta essere ammessa alle elezioni per incompetenza territoriale del funzionario che ha validato ben cinque firme di altrettanti candidati (Salvatore Riccio, Vittoria Ciaccio, Fabio Tropea, Giovanna Garieri ed Emanuele Salatino). Le firme sono state accettate e autenticate nel Comune di Argusto, infatti, anziché in quello di Soverato, e quindi secondo il ricorso redatto dall’avvocato Francesco Pullano “autenticate da soggetto privo del potere di autentica (…), per un difetto di competenza territoriale non essendo stata la consultazione elettorale svolta nell’ambito della zona in cui lo stesso presta il proprio ufficio”. Una circostanza che avrebbe insospettito Manti e i suoi, che a quel punto hanno voluto vederci chiaro, cominciando una serie di indagini grafologiche e indiziarie (pare che più di un sospetto sia nato dalla consultazione del profilo facebook dei candidati “sotto accusa”) che sempre secondo il ricorso avrebbe portato “ad appurare che tre delle sottoscrizioni (indicate nell’atto in quelle di Salatino, Tropea e Garieri) non fossero assimilabili alle firme di coloro cui dovevano riferirsi”. Due profili di illegittimità grazie ai quali Pullano e i suoi assistiti sperano in una rapida pronuncia del Tar, che se dovesse sposare la tesi secondo la quale le candidature sarebbero state irricevibili per difetto di competenza da parte di chi le ha autenticate, non dovrebbe neanche aprire il capitolo della querela di falso davanti al giudice ordinario e potrebbe arrivare immediatamente a sentenza. Si vedrà, una volta che la memoria di costituzione sarà depositata, qual è la strategia difensiva scelta dalla giunta Alecci e dal loro legale. Nel frattempo, qualche curiosità: i ricorrenti sono otto e a sorpresa non sono solo candidati alle elezioni della lista Manti, ma anche alcuni cittadini come Achille Gianluca Saia, Sue Ellen Gregorace e Remo Taverniti, presentatore della lista e figlio del candidato ed ex sindaco Leonardo. Tra i candidati che hanno firmato il ricorso, invece, Francesco Manti (candidato sindaco), Emanuele Amoruso, Antonio Baldassarre Sinopoli, Pascasio Matacera e Caterina Urzino. A costituirsi in giudizio davanti al tribunale amministrativo sarà lo stesso sindaco Ernesto Alecci, in qualità di rappresentante legale dell’ente. I consiglieri di maggioranza Riccio (vicesindaco) e Rattà si sono inoltre affidati, ovviamente a spese loro, all’avvocato Gianni Caridi, che ha già depositato la memoria di costituzione negando tutte le presunte irregolarità. Teresa Pittelli