L’iniziativa ideata da Emanuele Amoruso. Parola d’ordine: sorriso.
Parola d’ordine: sorriso. Quello di una ventina di ragazzi disabili che domani vivranno l’emozione del luna park tutto per loro, in grande animazione e divertimento ma in totale sicurezza grazie alla presenza degli accompagnatori e al personale delle giostre dedicato. L’iniziativa è stata presentata lunedì sera alla presenza di Giovanni Marchesi e Donato Marsico, rappresentanti delle due famiglie di giostrai che da quarant’anni fanno emozionare e divertire intere generazioni di soveratesi, che in quel lunapark sul lungomare hanno mille emozioni e ricordi della loro infanzia e della loro adolescenza. Marchesi e Marsico sono stati ben felici di sposare l’idea lanciata già dallo scorso anno da Emanuele Amoruso, ex assessore al turismo di Soverato, di far godere a questi ragazzi un pomeriggio di divertimento gratuitamente e in completa serenità, in collaborazione con le più rappresentative associazioni di volontariato del territorio. Alla presentazione erano infatti presenti, oltre a Marchesi e Marsico, anche Totò Corasaniti (presidente Afadi, associazione famiglie disabili), Gerarda Sestito (Ali d’Aquila), Pino Pipicelli e Pasquale Voci (Unitalsi).
“Vogliamo regalare ai ragazzi diversamente abili di Soverato un pomeriggio pieno di svago e divertimento: a partire dalle 19 li aspettiamo insieme ai loro accompagnatori, li accogliamo, gli facciamo visitare le giostre una per una dedicando il nostro personale ad aiutarli a godersi in piena sicurezza anche quelle più difficili da fruire”, spiega Giovanni Marchesi, che definisce “toccante” l’esperienza dello scorso anno. “Dopo tanti anni abbiamo a cuore la città di Soverato e regalare un sorriso a questi ragazzi speciali ci riempie di gioia oltre che di commozione”, aggiunge Donato Marsico, sottolineando l’importanza di un pomeriggio dedicato a loro, in modo da coniugare entusiasmo e massima attenzione alle loro richieste ed esigenze. Sia Marsico che Marchesi serbano il ricordo delle espressioni felici sul volto dei ragazzi soveratesi lo scorso anno, e non vedono l’ora di offrire loro la stessa esperienza domani sera. Contento del risultato Lele Amoruso, deus ex machina della manifestazione, convinto dell’importanza di gesti concreti per offrire un momento di socializzazione e di allegria a chi ne ha bisogno. Soddisfatte anche le associazioni, che hanno apprezzato l’idea e anche anche quest’anno forniranno con entusiasmo il loro sostegno e la loro adesione per organizzare al meglio la serata speciale.
Teresa Pittelli