Anche il verde pubblico tra le zone destinate alle bancarelle di artigianato e alimentari. Critiche dall’opposizione e dall’ex sindaco Giovanni Calabretta
L’aula del primo consiglio comunale “operativo” della nuova amministrazione di Soverato ha trovato ieri l’unanimità solo sul documento di contrasto all’isolamento ferroviario del territorio, con la proposta di Euforia e Ferrovie in Calabria per ripristinare la jonica e risparmiare cinque milioni di euro. Per il resto la minoranza ha invece cominciato ad affilare le armi. Soprattutto sulla delibera, approvata con i soli voti di maggioranza, che fissa le location per la fiera artigianale estiva e per le altre vendite ambulanti, come la somministrazione di alimenti e bevande. Il provvedimento da un lato conferma il ritorno della fiera artigianale in via Cassiodoro, ma dall’altro tira fuori la novità dell’autorizzazione di alcuni posteggi direttamente dentro la pineta, area verde per eccellenza della cittadina jonica. Per quanto riguarda alimenti e bevande, queste le postazioni elencate: due in via Zumpano (sempre in pineta), uno nella via Pitagora che costeggia l’istituto Maria Ausiliatrice fino al gazebo della Marinella, uno in piazza Nettuno e tre nella zona sud del lungomare.
“I venditori ambulanti sono venuti in Comune a chiederci di non togliere loro la vetrina del lungomare e minacciando di non fare neanche la fiera in via Cassiodoro – ha spiegato il sindaco, Ernesto Alecci, anche in risposta alle critiche – e dunque abbiamo cercato una soluzione che contemperasse sia gli interessi del lavoro e del commercio che quelli del decoro urbano”. A “compenso” dell’occupazione parziale della pineta, come ha annunciato il sindaco la zona sarà oggetto di nuova illuminazione, oltre che ripulita a carico degli ambulanti. Illuminate dopo anni di buio, inoltre, saranno anche via Cassiodoro e la zona Comac. Ma le rassicurazioni non bastano a diradare le perplessità della minoranza. “Quella zona è destinata a verde pubblico, da utilizzare in tutt’altro modo, quindi non state rispettando la normativa”, ha detto Pietro Curatola, capogruppo di Euforia, mentre Katya Urzino (Fi-Udc-Fdi) ha avanzato preoccupazioni sull’impatto ambientale dei rifiuti.
Critico anche l’ex primo cittadino Gianni Calabretta. “La destinazione a verde ammette solo gazebo per favorirne la fruibilità, non certo a scopi commerciali”, attacca Calabretta. “La pineta era stata lasciata nel degrado – riflette Calabretta – e guarda caso ora torna utile dire che almeno verrà illuminata e ripulita”. Nel frattempo sui social network alcuni cittadini stanno protestando contro il taglio di alberi in pineta, avvenuto proprio in questi giorni con la giustificazione che si trattasse di “alberi secchi”. Una pura coincidenza?
Teresa Pittelli