A breve le misure-tampone. Oggi nuovo vertice in prefettura con il sindaco Alecci
Soluzioni-tampone in arrivo per consentire all’ospedale di Soverato di svolgere il servizio in maniera adeguata al “pienone” estivo. Al vertice fiume di martedì scorso in prefettura Ernesto Alecci, sindaco della cittadina jonica, ha portato le ragioni e le esigenze di una struttura che serve un bacino di utenti molto vasto e vanta reparti di eccellenza, ma che ha bisogno di un’iniezione di nuove risorse di uomini e mezzi per continuare a erogare le stesse prestazioni. Alla presenza, tra gli altri, oltre che del prefetto di Catanzaro, Raffaele Cannizzaro, anche della presidente ff della Regione Antonella Stasi e di Gerardo Mancuso, direttore generale dell’asp, Alecci ha elencato le urgenze della struttura soveratese, in particolare la necessità di integrare l’organico in ortopedia, pediatria e radiologia. Un incontro mirato a fare il punto sulla carenza di personale anche negli ospedali di Lamezia e Catanzaro, ma nel corso della quale è stata riconosciuta l’importanza strategica della struttura soveratese e la necessità di studiare misure immediate per far fronte alle urgenze estive, nelle more delle assunzioni che potrebbero intanto arrivare dallo sblocco del turn-over deciso dal ministero della salute. Se anche da Roma arrivasse a breve il via libera per le nuove assunzioni, infatti, i tempi della burocrazia per bandire e svolgere i concorsi richiederebbero comunque qualche mese.
“Sono al vaglio diverse misure per ampliare l’organico dell’ospedale soveratese in vista dell’estate, dalla mobilità interna dei medici dell’asp all’acquisto di prestazioni all’esterno”, spiega Alecci, annunciando per la giornata di oggi “una nuova riunione di aggiornamento per individuare le misure migliori”. “Ringrazio Stasi e Mancuso per la volontà dimostrata di trovare soluzioni urgenti per Soverato – sottolinea Alecci – così come il prefetto Cannizzaro per la sensibilità dimostrata su un tema così importante e delicato”. In attesa di conoscere, in questi giorni, quali siano gli interventi per fronteggiare l’emergenza estiva, intanto i sindaci del territorio, i medici, il personale ospedaliero e soprattutto i cittadini-utenti si augurano che l’ospedale di Soverato possa rientrare tra le strutture da potenziare e su cui investire. Dopo la chiusura di molte strutture del territorio come Chiaravalle e Serra S. Bruno, il nosocomio soveratese si trova a essere ormai indispensabile filtro per gli ospedali più grandi, a dispetto delle decisioni che dai tavoli nazionali e regionali negli ultimi anni ne hanno decretato il progressivo ridimensionamento e ne minacciano la chiusura.
Teresa Pittelli