Tante sedie a semicerchio davanti alla sede di via della Vittoria. Per dare subito l’idea della cancellazione di qualsiasi distanza tra cittadini e candidati amministratori: ecco la presentazione scelta da Antonello Gagliardi e dalla sua squadra di Semplicemente Soverato, all’insegna della “rottura” con i protocolli istituzionali e con chi ha già amministrato in passato la città. Del resto, con uno slogan come Anche tu puoi amministrare la tua città non poteva essere altrimenti. Gagliardi questa volta non sale in cattedra: i numeri del rendiconto finanziario, delle circostanze che hanno portato al dissesto, degli atti che hanno segnato l’incerto destino di Soverato questa volta li mostra in un cartellone a chiunque voglia entrare dentro la sede, scritti con il pennarello blu e le freccette.
Elementare, Watson. “Volete capirlo che bisogna cambiare rotta? Che i cittadini devono prendersi il Comune ed essere finalmente messi nelle condizioni di sapere, di decidere da soli cosa vogliono? E allora metteteci alla prova, perché a differenza degli altri nessuno di noi ha mai amministrato e non siamo compromessi con gli errori del passato”, spiega Gagliardi a margine della presentazione.
E via poi con il video di Roberto Benigni che ricorda cos’è la politica nel senso nobile del termine e ricorda il “sacro diritto” di votare per il quale tanta gente ha lottato e ha dato la vita, via all’auto-presentazione diretta di ogni candidato, via alla sorpresona della giunta sciorinata prima ancora delle elezioni, a ulteriore dimostrazione dell’indifferenza di Gagliardi&co per accordi pre-elettorali e pacchetti di voti da premiare, ma attenta alle sole competenze. Ecco allora il dream team di Semplicemente Soverato in caso di vittoria: Barbara Giamba presidente del consiglio comunale; Daniela Prunestì vicesindaco; Christian Castanò, trentenne laureato e masterizzato in economia, assessore al bilancio coadiuvato da Danilo Silipo, esperto in informatica e web; la pianificazione e gestione del territorio, quindi lavori pubblici e urbanistica, andrebbe invece al duo di architetti Giada Mete e Benedetto Rattà, mentre Anna Rita Barreca si occuperebbe delle politiche sociali. Responsabile del turismo, invece, l’imprenditore Giorgio Gatti insieme a Stefano Frangipane, mentre Francesco Gentile si occuperebbe di informatica e telematica, e Vincenzo Maida sovrintenderebbe allo spettacolo e agli eventi. Ultimo a presentarsi Bruno Peltrone, che ha ricordato la sua quarantennale vita e attività professionale in una città da lui molto amata, ma che ha visto declinare inesorabilmente negli ultimi anni, e che lui e i suoi compagni di lista vorrebbero far ricominciare a crescere. A ogni candidato un pezzetto di amministrazione sulla base del suo know how, dunque. E a ogni candidato anche una porzione di territorio, della quale risponderà direttamente. E ancora, trasparenza massima con assemblee per informare i cittadini prima delle giunte e dei consigli comunali, questione rifiuti da risolvere a partire dal rispetto degli impegni contrattuali, ascolto diretto dei bisogni dei cittadini di Soverato superiore come della Marina sono solo alcune delle idee in programma, che sarà esposto nei prossimi giorni nei vari quartieri cittadini.
Una carica di novità, non di stampo grillino ma che con i grillini ha in comune la promessa di far entrare i cittadini nelle istituzioni, quella proposta da Gagliardi. Una proposta che della discontinuità e del metodo partecipativo fa una bandiera, differenziandosi in questo dalle liste dei partiti. Venti giorni, per i cittadini di Soverato, per valutare differenze di metodi e visioni, diversità di spessore e caratteristiche di programmi e candidati che si propongono di guidare la città per i prossimi cinque (non facili) anni.
Teresa Pittelli