Attraverso questo articolo cercherò di rispondere alle tante domande che ho ricevuto in questi giorni dai cittadini di Soverato, in merito a come si è arrivati alla candidatura di Alecci dopo aver presentato Grande e prima ancora indicato Giorla. Bisogna partire dal presupposto che la politica si basa sul dialogo, sul confronto, anche sullo scontro, ma ad un certo punto bisogna fare una sintesi e noi del Pd, l’abbiamo fatta puntando su Alecci, anche con il consenso di Grande e Giorla, i quali hanno compreso che nell’ottica di un investimento per il futuro era giunto il momento di puntare su un giovane e di sfidare gli altri sul terreno del rinnovamento. A proposito di rinnovamento, noi del partito democratico ci siamo riusciti al 90% dopo averci provato con convinzione e per lungo tempo, ma le forze che potevano rappresentare il cambiamento non hanno accettato il confronto, si sono chiuse a riccio in un atteggiamento ideologico e le persone che avremmo voluto coinvolgere hanno fatto un passo indietro. Non è stata una scelta nostra quella di non trattare con coloro che avrebbero potuto incarnare la novità assoluta. Tuttavia abbiamo candidato un sindaco che ha meno di 40 anni ed è un professionista serio che vive del suo lavoro, non mi pare una cosa da poco. Abbiamo inserito in lista giovani, molte donne e della passata amministrazione c’è solo un rappresentante. Ritengo di poter dire che il rinnovamento c’è stato. In merito alla mia candidatura invece, non l’ho deciso io, ma è stato tutto il partito e il circolo di cui sono segretario. Ho accettato per dare un senso a tutto ciò che abbiamo portato avanti in questi anni, alle battaglie, ai progetti e alle proposte . Mi sembra che un segretario che si è speso, che ha investito nell’attività politica tempo ed energie, sacrificando la famiglia e i propri interessi personali, possa essere indicato come il candidato naturale , quello che meglio può rappresentare il partito all’interno di una lista civica. Personalmente , mi impegnerò a portare avanti quelle tematiche che da anni il partito ha fatto proprie: far ripartire lo sviluppo della città, che deve tornare a essere un polo d’ attrazione per tutta la provincia, lavorare per il potenziamento delle infrastrutture, come il porto, che può rappresentare un’ opportunità per il turismo, ma anche per un’ attività importante come la pesca; sulle comunicazioni, cercando di creare un collegamento stabile e rapido con l’ aeroporto di Lamezia; sull’implementazione dei servizi, cominciando a difendere quelli che abbiamo e che qualcuno vorrebbe scipparci, come l’ ospedale, che amministrativamente non ricade nelle competenze del comune, ma per il quale si deve fare una battaglia politica, investendo la regione. Rilanciare lo sviluppo è l’ unico modo che abbiamo anche per sperare che la disoccupazione giovanile decresca e si rallenti la fuga di giovani talenti, che impoverisce il nostro territorio. Infine mi impegnerò per la legalità, come ho sempre fatto, basti vedere le iniziative del partito in questi anni, come quella con l’ onorevole Minniti. Legalità vuol dire offrire alle imprese e agli imprenditori le condizioni migliori per poter investire su questo territorio che è ancora libero dalla criminalità organizzata, ma bisogna fare opera di prevenzione perché non attecchisca. La mia candidatura rappresenta la continuità e il rinnovamento nello stesso tempo, continuità con l’ azione politica svolta dal partito perché il Pd è la forza politica che il rinnovamento a Soverato lo ha voluto e cercato, prima e più di tutti.
Francesco Severino, segretario circolo Pd di Soverato
