Stop alle lezioni domani e dopodomani per le materne e le elementari di via Olimpia e Largo Cardillo, a tutela della salute pubblica
Fioccano conseguenze imprevedibili ed estreme per la tragica situazione della mancata raccolta dei rifiuti a Soverato e nella provincia di Catanzaro. Un’ordinanza urgente appena firmata dalla commissaria straordinaria del Comune, Maria Virginia Rizzo, ha infatti disposto la chiusura delle scuole materne cittadine “Padre Pio” e “Nicholas Green”, nonché delle scuole elementari di via Olimpia e largo Cardillo, per i giorni 18 e 19 febbraio.
Le ragioni di un inusitato stop di due giorni alle attività didattiche dei piccoli? Eccole: “La mancata raccolta rsu nei centri urbani, ormai prolungatasi da parecchi giorni, impone ricorso a misure di salvaguardia ambientale e di tutela della salute pubblica”, si legge nell’ordinanza comunale, che sottolinea “il carattere di assoluta urgenza ed eccezionalità dell’evento a tutela dell’ìncolumità e salute pubblica”.
Il provvedimento della Rizzo specifica che “nelle more della risoluzione della problematica coinvolta risulta necessario interrompere le attività didattiche per almeno due giorni”. E di conseguenza ordina “l’immediata interruzione delle attività didattiche presso la scuola materna Padre Pio di via Guarasci e Nicholas Green in via della Repubblica nonché della scuola elementare dì vía Olimpia e Largo Cardillo in Soverato superiore sino alla data del 19 febbraio incluso e salvo ulteriori proroghe ove si dovessero necessitare a tutela dell’incolumità e salute pubblica”. Considerato che la chiusura ordinata dalla Rizzo riguarda solo alcune delle scuole cittadine (nulla si dice della scuola elementare di via Carlo Amirante e della media Ugo Foscolo) si presume che il rischio igienico-sanitario paventato dal Comune interessa solo le aree delle scuole che domani e dopodomani rimarranno chiuse. A parte il dato tecnico che avrà spinto il Comune a chiudere intanto queste scuole, comunque, rimane un forte rischio ambientale e di salute pubblica per l’intero territorio comunale e provinciale.
E se le causa di tanto disastro è come al solito attribuita dai vari comunicati stampa istituzionali all’ennesimo blocco dell’impianto di Pianopoli, è ormai chiaro a tutti (anche alla politica?) che la salvaguardia della salute e dell’ambiente dei cittadini non possono più essere legate all’andazzo delle discariche regionali e provinciali. E che solo la raccolta differenziata rappresenta una soluzione a un problema che sta diventando una questione di (in)civiltà di un’intera regione e di diritti umani violati.
Nel frattempo la commissaria Rizzo parteciperà domani mattina alla riunione indetta dal sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, con il prefetto di Catanzaro, i sindaci e amministratori della provincia e i consiglieri regionali (chiesta la partecipazione anche del governatore Scopelliti), riunione dalla quale ci si attende una presa di posizione forte dai rappresentanti dei territori su una situazione non più sostenibile.
Teresa Pittelli