Si dimette il Gruppo di lavoro in polemica con la Rizzo
Una buona parte del Gol, gruppo operativo di lavoro istituito qualche mese fa per supportare il Comune nell’organizzazione del servizio di raccolta dei rifiuti urbani, in particolare per l’avvio della raccolta differenziata porta a porta, si è appena dimessa con due lettere che prospettano senza mezzi termini un fallimento dell’intera operazione voluta dalla commissaria Rizzo. Operazione che era finalizzata anche all’ottenimento della prestigiosa “Bandiera blu” per la città di Soverato.
E se la lettera del membro interno del comitato, l’architetto del Comune Pietro Pileci, parla di “mancato raggiungimento degli obiettivi”, la missiva dei due componenti esterni Nicola Gioffrè e Aldo Perrotta imputa invece alla commissaria di non aver provveduto in alcun modo a fronteggiare “le continue inadempienze sul servizio concordato”. I motivi delle dimissioni dei due ingegneri del Gol, quindi, stanno nel fatto che la Rizzo non starebbe di fatto mettendo in atto i provvedimenti necessari all’avvio della raccolta differenziata dei rifiuti porta a porta, “non procedendo ad adottare alcun provvedimento a fronte delle continue inadempienze sul servizio di nettezza urbana comunale, per come disposto negli atti contrattuali”. Un comportamento che per Perrotta e Gioffrè rappresenta “un gratuito danno alla collettività, alla quale vengono imposti numerosi tributi per un servizio da tempo inadeguato, con conseguenze igienico- sanitarie e ambientali dai danni inestimabili per cittadini e imprese”. Parole molto dure. Che sembrano paventare uno stop all’avvio del servizio porta a porta, promesso da tempo dal Comune.
Sull’altro lato del fronte, intanto, fonti comunali descrivono come “sorprendente e improvvisa” la decisione dei membri del gruppo di lavoro di dimettersi e divulgare alla stampa i termini della lettera di dimissioni. Termini che dall’entourage della Rizzo vengono comunque respinti. In attesa della risposta ufficiale del Comune, attesa entro domani, le stesse fonti ribadiscono che il piano per la raccolta porta a porta è sempre in piedi, e che proseguono gli sforzi per trovare un punto di equilibrio con la ditta Mea che porti all’avvio entro la primavera del servizio. Secondo indiscrezioni sarebbe proprio quest’ultimo, cioè l’atteggiamento da tenere con la ditta, uno dei punti della discordia: la commissaria Rizzo procederebbe infatti con i piedi di piombo sull’ipotesi di un’eventuale incrinatura dei rapporti con la Mea, che condurrebbe a un nuovo contenzioso e a un nuovo affidamento a terzi in corso d’opera, mentre per qualcun altro sarebbe tempo di essere inflessibili fino alle estreme conseguenze.
Quel che è certo, in ogni caso, è che la raccolta differenziata, obbligatoria da tempo e ormai indispensabile per tutelare il territorio e i cittadini, pur essendo prevista dal capitolato d’appalto stipulato con la Mea a marzo 2013 non è mai partita. A pagare, come al solito, i cittadini. Che attendono di avere il servizio che gli spetta, al di là del rimpallo di responsabilità, dell’ambiguità o meno di alcune clausole del capitolato d’appalto e delle difficoltà burocratiche che, con lo svuotamento dell’area di Caldarello, dovrebbero ora essere superate.
Teresa Pittelli