Intanto il Comune, che del resto ha mantenuto sia gli stessi dirigenti di settore che la stessa ditta di raccolta rsu individuati durante l’amministrazione Taverniti, mercoledì ha comunicato attraverso l’ufficio stampa che la città di Soverato ha appena chiesto e ottenuto dalla Regione di raddoppiare la raccolta quotidiana. Dopo un’interlocuzione intrattenuta dalla commissaria con l’assessore regionale all’ambiente Francesco Pugliano, in particolare, la ditta Mea è stata autorizzata, a partire da oggi, a raccogliere i rifiuti con due compattatori al giorno anziché uno, duplicando quindi la quantità di spazzatura che va tolta dai cassonetti e dalle strade. L’obiettivo dichiarato dalle stesse fonti comunali è ripulire completamente la città nel giro di qualche giorno, auspicabilmente entro la fine della settimana.
Soverato, scoppia la “guerra dei rifiuti”: l’ex sindaco Taverniti contro la commissaria Rizzo
E alla fine la situazione che si è creata a partire dagli ultimi giorni del 2013, con la città invasa dall’immondizia per le strade, ha fatto da scenario all’attacco sferrato dall’ex sindaco Leonardo Taverniti alla commissaria straordinaria del Comune, Maria Virginia Rizzo. Attacco che non risparmia toni forti alla commissaria e alla sua azione amministrativa. Dopo aver chiarito che i problemi alle discariche come Pianopoli, cui attribuire le difficoltà di inizio anno nella raccolta rsu, sono stati ormai superati, Taverniti passa all’affondo: “Un vero miracolo rovescio del commissario: tutti i Comuni del circondario puliti e senza rifiuti per strada, e la sola Soverato sommersa da ogni genere di spazzatura”, scrive in una nota inviata ai siti web locali, accusando la commissaria di non essere riuscita a ottenere le opportune autorizzazioni per garantire conferimenti straordinari, definendo “inconsistente” la sua attività amministrativa, nonché “assente, insensibile e indifferente” la Rizzo stessa rispetto ai reali problemi della città.
Tra le questioni sicuramente difficili e poco onorevoli per tutta la classe dirigente regionale e locale, poi, c’è anche la raccolta differenziata che non decolla. Un altro spunto che fa sottolineare a Taverniti “il fallimento” dell’esperimento partito a giugno in alcuni quartieri, dove oggi “si possono vedere i bidoni della differenziata accanto ai cassonetti dell’indifferenziata – osserva l’ex sindaco – cosa del tutto inconsueta e improbabile quando si fa una raccolta seria”.
Critiche condivisibili e già avanzate da queste pagine, certo. Occorre però ricordare che la differenziata non è mai partita in città, nonostante fior di capitolati d’appalto che la prevedessero. Anche in questo caso, il Comune risponde ricordando la road map messa finalmente giù con la ditta, che prevede di cominciare a svuotare già dal 21 gennaio l’area di Caldarello per farne un’isola ecologica, e arrivare all’avvio completo della raccolta differenziata entro la primavera. Questa volta è proprio il caso di dire: chi vivrà vedrà.
Teresa Pittelli