Protocollo d’intesa con tra l’ente e la Cdp per la valorizzazione e dismissione dei beni
La commissaria straordinaria del Comune, Maria Virginia Rizzo, non si arrende alla mancata alienazione degli immobili comunali per carenza di offerte congrue e anzi fa il “colpaccio” di Natale: un protocollo di intesa con la Cassa depositi e prestiti per la valorizzazione e dismissione dei beni e dei terreni contenuti nel piano-alienazioni. E finora non venduti vuoi per mancanza di offerte vuoi per l’arrivo di proposte troppo al ribasso per essere accettate. Il protocollo non è stato ancora firmato, ma è stato formalizzato, con la pubblicazione ieri in albo pretorio, l’atto di indirizzo alla responsabile del settore tecnico per procedere alla sua elaborazione, in vista dell’approvazione definitiva e della firma. Insomma, non è ancora nero su bianco ma è ufficiale: la “Cassa depositi e prestiti Investimenti”, società di gestione del risparmio della Cdp, assisterà il Comune nella valorizzazione dei suoi immobili – attraverso strategie come ad esempio cambio di destinazione d’uso, messa a reddito o vendita frazionata attraverso il fondo d’investimento gestito dalla Cdp Investimenti sgr- in modo da mettere i beni nuovamente all’asta sul libero mercato, dopo averli resi molto più appetibili rispetto allo stato attuale.
E se ancora una volta i potenziali acquirenti dovessero dare picche, niente paura: gli immobili saranno acquistati dalla Cassa depositi e prestiti, come da impegno preliminare contenuto nel protocollo, al prezzo base d’asta già deciso nella gara andata eventualmente deserta. Un’operazione che garantisce al Comune non solo la vendita sicura dell’immobile, ma anche di poter spuntare un corrispettivo maggiore di vendita, a seguito della procedura sul libero mercato. Il tutto, senza dover alcun corrispettivo alla Cassa per valutazioni e analisi di fattibilità, a carico di quest’ultima. La scelta di usufruire della possibilità offerta dalla Cassa depositi e prestiti è spiegata nel provvedimento della Rizzo con il fatto che per vendere gli immobili non mancano tanto gli acquirenti potenziali interessati, sia privati che pubblici, quanto piuttosto un adeguato appeal commerciale dei beni stessi. Invece che abbassare ulteriormente il prezzo, dunque, cosa giudicata “inopportuna” dalla commissaria pur nelle attuali difficoltà economiche, la nuova strategia è cercare di valorizzarli e venderli a prezzo congruo.
Un piano natalizio di dismissione che questa volta sembra avere tutte le carte in regola per funzionare. E che probabilmente potrebbe spiegare anche la mancata decisione della Corte dei conti sul dilemma dell’approvazione o meno del piano di riequilibrio in alternativa al dissesto del Comune. Secondo indiscrezioni, infatti, i vertici comunali, Rizzo in testa, avrebbero già chiesto e ottenuto un’udienza informale alla magistratura contabile, nel corso della quale sarebbe stato illustrato il piano di alienazioni in accordo con la Cdp. Un piano che dovrebbe fruttare, se andrà in porto, qualche milione di euro alle casse comunali. E probabilmente scongiurare definitivamente il dissesto.
Teresa Pittelli @teresapittelli
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