Dissesto o piano di riequilibrio? Bocche cucite in Comune.

Maria Virginia Rizzo, commissaria straordinaria del Comune di Soverato.
Maria Virginia Rizzo, commissaria straordinaria del Comune di Soverato.

Divulgati i quesiti della Corte. Ma dall’ente top secret sulle risposte

Dopo la divulgazione dell’ordinanza della Corte dei conti del 21 novembre scorso, che dava dieci giorni al Comune di Soverato per offrire risposte e assicurazioni sullo stato delle sue finanze, torna prepotentemente sulla scena il toto-dissesto. Considerata l’assegnazione del breve termine, infatti, appare evidente che la Corte dei conti, sezione regionale di controllo, sia ormai vicinissima alla decisione se dichiarare il default del Comune o salvarlo, prendendo per buono il piano di riequilibrio varato a febbraio 2013 dalla giunta precedente e riformulato a giugno dalla commissaria straordinaria, Maria Virginia Rizzo. La Corte stessa, del resto, sottolinea che il termine per dichiarare la propria decisione sarebbe già ampiamente scaduto a fine novembre, 30 giorni dopo l’arrivo del parere della commissione del ministero dell’interno, il 23 ottobre scorso.
Non essendo termine perentorio, però, la Corte ha preferito differire di qualche tempo la decisione, per avere un quadro più chiaro sulle ultime mosse del Comune per scongiurare il dissesto. “L’approvazione del piano di riequilibrio può avvenire, nel merito, solo se lo stesso risulti adeguato a consentire il riequilibrio finanziario dell’ente e proporzionato alle problematiche finanziarie esistenti. In sostanza, il piano deve risultare idoneo, sia in termini di competenza che in termini di cassa, al risanamento finanziario dell’ente”, chiarisce la Corte nell’ordinanza. “Non è sufficiente, per la relativa approvazione, la teorica e aritmetica sufficienza delle maggiori entrate e delle minori spese previste per il ripiano delle situazioni di squilibrio”, continua la Corte, che sul punto sottolinea anche di avere anche poteri conoscitivi propri, indipendentemente dai risultati dell’istruttoria della commissione del Viminale, dalla quale i giudici possono anche motivatamente discostarsi.
Tre, in particolare, i dubbi sui quali si appuntano le indagini di dei magistrati: gli atti adottati dal Comune su Tares/Tarsu e Imu tra giugno e novembre 2013; l’attestazione dell’avvenuto innalzamento all’aliquota massima di tutti i tributi locali; il parere dell’organo di revisione del Comune sull’effettiva congruenza e sostenibilità del piano. In materia di entrate fiscali, insomma, visto il periodo di tempo che è passato dalle prime valutazioni degli organi di controllo ai giorni scorsi, la Corte vuol essere certa che il Comune abbia fatto “i compiti” nella maniera più diligente possibile. Per rispondere a tutte e tre i quesiti il termine assegnato a Rizzo&co era di dieci giorni, quindi già ampiamente scaduto. Il Comune , che si è anche dotato di una subcommissaria esperta contabile, ha risposto? E che cosa? Alle domande puntualmente rivolte ieri al portavoce, nessuna replica.
Bocche cucite nei corridoi dell’ente, dove le riunioni si susseguono a porte chiuse. “Cara Commissaria, siamo favorevoli ai festeggiamenti per non andare in depressione, ma lei tra qualche mese ci lascerà, noi resteremo e dobbiamo pensare al futuro dei nostri figli”, è il commento di Antonello Gagliardi, leader di Semplicemente Soverato. “Le chiediamo quindi, a nome della maggior parte dei cittadini -conclude Gagliardi – di pubblicare la corrispondenza con il ministero dell’interno e la corte dei conti”.
Teresa Pittelli
 

By Teresa

Giornalista, ora anche blogger, vive nei dintorni di Soverato con il marito Orlando e i due figli Viola e Luigi. Cerca di scrivere quello che di bello e di brutto succede nella sua terra, e conservare obiettività e serenità anche quando il contesto non aiuta.

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