Presentata in Comune a Soverato. Tra gli sponsor Wanda Ferro, Peppe Messina e l’ex sindaco Taverniti
Piccole e grandi stelle – alcune cadenti ma in cerca di rilancio – della destra locale e regionale sono arrivate ieri a Soverato alla presentazione del Club Forza Italia in una sala consiliare del Comune discretamente affollata anche da persone arrivate dal comprensorio. Organigramma da definire, ma volti e sponsor ben chiari, che sono intervenuti rigorosamente dopo aver assistito al video di Silvio nell’adunata dei suoi fedelissimi in via dell’Umiltà, nel giorno della dichiarazione della sua decadenza a palazzo Madama. A officiare l’inaugurazione, innanzitutto, il decano Peppe Messina, che dopo un esordio al vetriolo contro “i comunisti che odiano l’umanità intera” ha spiegato qual è il progetto per Soverato e dintorni. “Subito un coordinamento comprensoriale che faccia valere il nostro territorio, anche in vista delle elezioni amministrative soveratesi”, ha chiarito Messina. Il dirigente del partito ha descritto come “asfittica la partecipazione politica a Soverato, dove a prevalere è l’associazionismo di categoria”, e ha messo in chiaro la volonta di Fi “di coinvolgere tutte le componenti della società, portandole a partecipare come non hanno mai fatto prima”. A seguire, Leonardo Taverniti, sindaco di Soverato dal 2011 allo scorso aprile, de-caduto per mano di una parte della sua stessa maggioranza pidiellina, che ha ribadito “l’importanza dei giovani e dell’organizzazione comprensoriale nella strutturazione del club”.
E in sala era stata fatta arrivare una vera giovane, la ventenne Lorena Tedesco dei giovani forzisti di Chiaravalle, che ha ripetuto come leit motiv “senza di noi non potete continuare, noi abbiamo amore passione e ideali da spendere”. Per quanto riguarda il territorio, invece, era presente una pattuglia di sindaci ed ex sindaci pidiellini, da Petrizzi a Montepaone, da S. Vito a Davoli, più delegazioni come quella di Borgia. Intervenuti, alcuni sindaci come Corasaniti (Davoli) e Doria (S. Vito) hanno sottolineato la situazione disastrosa dei Comuni dal punto di vista finanziario. Tra i soveratesi c’erano storici ex amministratori in politica da sempre come Pietro Matacera, Franco Cervadoro presidente della pro-loco, gli imprenditori Salvatore e Antonio Ranieri. “Ripartiamo dal territorio per ricreare questo entusiasmo che vedo stasera”, ha esclamato il consigliere regionale Mario Magno, mentre Maurizio Vento, dopo parole di fuoco contro “il delfino”, quell’Alfano che in molti non vogliono neanche nominare per aver “tradito Silvio”, ha chiarito il ruolo dei club: “La linea politica la detterà il coordinamento comunale – ha spiegato – il club è un’organizzazione parallela che offre linfa vitale e militanza, ma non ha titolarità politica”. La consigliera regionale Gabriella Albano ha fatto gli auguri “ai giovani come Lorena di cui abbiao bisogno”, prima di lasciare la parola a Wanda Ferro, commissario della Provincia di Catanzaro, che ha inneggiato alla scelta di Fi come “un percorso naturale iniziato dal ’94 col nostro presidente Berlusconi, al quale ognuno di noi deve qualcosa”.
Fuori programma: un anziano signore dal pubblico ha inveito pesantemente contro Taverniti, per una storia di una casa popolare messa all’asta e – ha asserito – “sottratta a un giovane orfano e disoccupato”. “Ho sempre votato a destra ma ora sono indignato”, ha tuonato il cittadino, residente a Soverato, nell’imbarazzo generale e con la Ferro che tentava di placarlo spiegando che : “queste materie attengono agli uffici non ai sindaci”. Allontanatosi il signore dall’aula, l’iniziativa (moderata dal giornalista Pietro Melia) ha ripreso il suo corso fino all’intervento finale dell’assessore regionale Mimmo Tallini, colonnello di Fi a Catanzaro. Si vedrà nei prossimi mesi quale sarà la proposta per Soverato, in termini di persone e contenuti credibili e nuovi, anche in relazione al superamento di elementi di crisi economica e politica che caratterizzano la città, governata negli ultimi dodici anni dal centrodestra.
Teresa Pittelli