Parentela: “Caldarello sembra una discarica a cielo aperto”
“Più che un’isola ecologica appare una discarica”. Questo il giudizio netto di Paolo Parentela, deputato catanzarese del Movimento 5 Stelle, sull’area di Caldarello alla periferia nord di Soverato, destinata a diventare isola ecologica, anche se i tempi restano incerti. Sabato pomeriggio, ospite del Meet up soveratese, Parentela è stato in visita a Caldarello dopo aver ispezionato, insieme agli altri deputati 5 stelle calabresi Dalila Nesci e Riccardo Nuti, anche gli impianti di Alli e Pianopoli (in quest’ultimo sito in realtà non sono riusciti ad accedere, nonostante accordi verbali con la Daneco, la società che gestisce l’area, saltati poi all’ultimo minuto secondo il racconto di Parentela, ndr). E se gli impianti provinciali mostrano, secondo i 5 stelle, tutti i limiti di un sistema che punta sul tandem inceneritori-discariche senza riuscire ad avviare realmente il ciclo della raccolta differenziata, anche la situazione di Caldarello (ndr) non appare rosea. Cumuli di rifiuti si ergono per qualche metro di altezza, tanto da far dire a Parentela che “per adesso questo posto non ha niente dell’isola ecologica, ma appare nient’altro che una discarica potenzialmente pericolosa, ad esempio per la facilità con la quale si può accedere da fuori per gettarvi dentro rifiuti di qualsiasi tipo”. Una situazione che dovrebbe finire al momento in cui saranno terminati i lavori per il centro ecologico di raccolta, ancora in corso, andati per le lunghe rispetto al previsto a causa del sequestro giudiziario di una parte dell’area, poi revocato.
Nel frattempo, però, i 5 Stelle lanciano l’allarme. E assicurano che continueranno a monitorare la situazione di Soverato e di tutta la provincia catanzarese, dal momento che anche le visite ad Alli e Pianopoli non fanno ben sperare, secondo i deputati grillini, in una rapida uscita dal tunnel dell’emergenza. “Su Pianopoli, che siamo stati costretti a vedere solo da fuori, abbiamo notato le file chilometriche di mezzi in attesa, l’accesso ingolfato da stradine piccole e strette con rischio ribaltamento dei mezzi pesanti, la perdita di percolato che potrebbe inquinare le vicine falde acquifere”, racconta ancora Parentela. Per quanto riguarda Alli, poi, secondo i dati del deputato M5S, tra i dati poco incoraggianti c’è quello della differenziata: “Viene recuperato solo il 2% di ferro – spiega Parentela – e il resto va a confluire nella discarica di Pianopoli”. Una situazione che i 5 Stelle stanno studiando a fondo, per poi presentare un progetto alternativo a livello nazionale e soprattutto regionale, in modo da tenere alto il pressing sulle istituzioni sulla questione-Calabria.
“Basterebbe copiare la legge da qualche altra regione come il Piemonte o il Veneto”, commenta Parentela, che ricorda come il Movimento abbia già presentato il progetto “Rifiuti zero” a tutti i livelli politico-amministrativi regionali, dai Comuni all’ex commissario per l’emergenza, “un progetto però ignorato”, commenta il deputato. Un’attenzione testimoniata anche dal successo dell’iniziativa “Giornata del Rifiuto”, domenica a Giovino, organizzata dai 5Stelle per coinvolgere il pubblico in laboratori sul compostaggio e sulla differenziata, facendo poi seguire un dibattito con parlamentari come Luigi Di Maio, vice-presidente della Camera. Da domenica ad aggravare la situazione, una nuova “mazzata” con la chiusura della discarica di Pianopoli, che ha influito anche sulla raccolta soveratese, con il ritorno, dopo mesi di tregua, di cassonetti pieni e maleodoranti per le strade cittadine.