Grande curiosità e partecipazione alla presentazione del romanzo nella sala conferenze di “Russomanno”…
A giudicare dalla piccola folla che si è assiepata nei giorni scorsi nella saletta del noto ristorante Russomanno, tra Soverato e Satriano Marina, per ascoltare la presentazione del primo romanzo del soveratese Mimmo Loiero, “Mistero bizzarro”, Adg edizioni, l’opera sul brigantaggio in Calabria è già un successo. Moltissimo l’interesse suscitato in platea, con un acceso dibattito seguito alla presentazione dell’autore moderata con competenza da Stefania Asuni, dalla storia-saggio che “narra di briganti, tamarri, massoni e cortigiane”, come da sottotitolo in copertina, ma che è anche una grande finestra aperta sulla storia della nostra terra, dalla battaglia di Maida alla Rivoluzione partenopea, sull’influenza che hanno avuto i poteri occulti, la mafia come la massoneria, sulle tante ragioni dimenticate o trascurate dell’arretratezza e del sottosviluppo del Sud.
E sullo sfondo di un mitico Meridione ottocentesco si dipananano le vicende di “Micu u surdu”, capostipite della famiglia Desordo, mentre l’epopea dell’intera famiglia calabrese, tra splendori e miserie, continuerà anche in altri due libri ai quali Loiero sta già lavorando, che formeranno con il Mistero bizzarro la trilogia “Calabria Ultra“. Vale a dire Calabria estrema. “Capire come sono andate le cose in un’epoca cruciale per la nostra storia, nella quale il Sud era l’ombelico del mondo, ci può aiutare a far luce su come vanno le cose oggi qui da noi”, spiega Loiero, soddisfatto della grande affluenza di un pubblico appassionato, che ha partecipato in gran parte con gusto anche alla “Notte dei briganti” seguita alla presentazione del libro, allietata da uno speciale “banchetto dei Giacobini” organizzato da Russomanno e dai Kiramanera in concerto.
(tp)