Il segretario Severino: “E’ aperto ai contributi di tutti. No ai comitati elettorali”
Archiviato il successo e l’unanime soddisfazione per la prima Notte Blu di Soverato, che rimarrà tra i meriti attribuiti alla commissaria straordinaria Maria Virginia Rizzo, torna ora sulla scena il tema delle elezioni in vista. E il primo partito a farsi avanti con chiarezza è il Pd cittadino, che in un documento appena divulgato si candida alla guida della città. Il segretario Francesco Severino, che a livello nazionale aderisce all’area di Gianni Cuperlo per l’elezione della segreteria, chiarisce il significato del documento. “Vogliamo che i soveratesi riflettano sul fatto che noi siamo presenti sul territorio da anni con le nostre battaglie e i nostri sforzi comuni, e che abbiamo linee guida chiare e trasparenti – spiega Severino – alla base di un programma da scrivere insieme alla coalizione e con il contributo di tutti i cittadini interessati a dare una svolta alla città”. Severino ci tiene, insomma, a sottolineare il valore del percorso collettivo e della militanza ininterrotta. E annuncia la candidatura del Pd insieme ad altre forze del centrosinistra, di cui a giorni sarà creato un coordinamento, aprendo le porte anche a tutte le forze civiche che vogliono partecipare. E se nei prossimi giorni la segreteria cittadina sarà alle prese con la celebrazione dei congressi provinciali, che si svolgeranno i primi di novembre, subito dopo la partita elettorale per i democrat soveratesi entrerà nel vivo. Con un avvertimento al quale il segretario tiene molto: “Diciamo no al proliferare di comitati elettorali che nascono solo quando si sente odore di urne e poltrone, un comitato elettorale non può amministrare, mentre il Pd è un partito, dotato di strutture, uomini e mezzi che alla politica hanno dedicato spesso la vita – ricorda – praticandola in molti casi come servizio permanente, non solo quando c’è da essere protagonisti vincenti”.
L’analisi di Severino è poi critica sia con gli anni di centrodestra che con buona parte dell’attuale gestione commissariale. “La città in questi anni ha conosciuto un lento e inarrestabile declino, scandito dallo scadimento generale dovuto a degrado urbano, servizi pubblici precari e a tratti scadenti”, si legge nel manifesto del Pd, che tra i maggiori punti critici cita lo stallo del turismo, la perdita di manifestazioni culturali di rilievo come il Mgff o la stagione teatrale comunale, l’emergenza rifiuti, i conti in rosso del Comune. “Il Comune si è ritrovato sull’orlo del baratro e nelle mani di un commissario che nell’intento di risanare il bilancio e di evitare il dissesto rischia di mettere in svendita il patrimonio della città. Comprendiamo la necessità di fare cassa – sottolinea il Pd – ma non il metodo dei saldi permanenti per raggiungere l’obiettivo”. Presto però la parola tornerà ai cittadini. E il Pd che “c’è sempre stato”, il Pd con i suoi militanti “che hanno combattuto battaglie politiche sia dentro che fuori dal consiglio comunale, non rivendica alcun primato, anzi si propone come catalizzatore di tutte le energie positive e costruttive della società civile, per includere e non per escludere tutti coloro che volessero fornire un contributo alla città”, conclude il segretario. Tra i temi comuni dai quali partire per lo sviluppo di Soverato e comprensorio: il rilancio dei servizi sociali, l’attenzione a depurazione, pulizia dei fiumi e stabilità idrogeologica del suolo, l’offerta commerciale e turistica. Insomma, il Pd ha calato le sue prime carte. Nella speranza di vincere per una volta la difficile partita soveratese, che ha premiato il centro-destra per tre elezioni consecutive.
Teresa Pittelli
