Mensa a scuola: confronto aperto tra Comune e genitori

Comune SoveratoTra i temi la qualità del cibo e il ripristino della cucina di “Padre Pio”

Confronto aperto Comune-genitori sulla mensa scolastica dei bimbi della scuola primaria di Soverato, che comincia lunedì prossimo. E già questo dialogo sembra una buona notizia, dal momento che talvolta le esigenze delle famiglie e quelle burocratico-economiche dell’ente rischiano di divergere e non trovare mai una giusta mediazione. Mediazione che in parte ieri è stata raggiunta tra i funzionari comunali e un gruppo di mamme rappresentanti di mensa, autoconvocatesi in Municipio per chiedere rassicurazioni sulla qualità della refezione, e spiegazioni sulla novità dell’arrivo dei pasti da Catanzaro, cioè dalla sede centrale della ditta Siarc, incaricata del servizio mensa, anziché essere cucinati direttamente all’interno della scuola materna Padre Pio, come era stato finora. Due questioni sulle quali Vincenzo Prenestini, segretario dell’ente, ed Hermann Mantella, dirigente del settore, hanno dato alcune assicurazioni. Da un lato un prossimo incontro tra le rappresentanze ufficiali dei genitori (di istituto e di classe, oltre che di mensa), le insegnanti e i dietisti Siarc, in modo da mettere in cantiere eventuali modifiche al menù, sulla base di suggerimenti utili o esigenze obiettive; dall’altro lato, per quel che riguarda la preparazione dei pasti nelle cucine di “Padre Pio”, l’intenzione del Comune è quella di ripristinare la cucina della scuola entro la fine del mese, in modo da superare le condizioni di inadeguatezza rilevate dalla Siarc, legate – a quanto pare – alla fatiscenza di alcuni elementi strutturali.

A queste prospettive che promettono un miglior dialogo tra le parti in causa, poi, si aggiunge una buona notizia: l’happy end per una mamma da mesi in lotta con la burocrazia per ottenere un menù speciale per il suo bimbo, iscritto alla scuola materna Padre Pio. Il bambino ha una grave allergia all’uovo, circostanza molto seria che preoccupava particolarmente la sua famiglia,  che a pochi giorni dall’avvio della mensa non era riuscita ad avere notizie certe sul menù ad hoc per il piccolo. Ieri mattina la mamma in questione – dopo mesi di interlocuzione con tutti i soggetti coinvolti, dall’Asp al Comune alla stessa Siarc – ha finalmente ricevuto dai funzionari comunali comunicazione dell’arrivo della “dieta speciale” per suo figlio, che le è stata anche consegnata.

A fronte di queste novità nel complesso positive, niente da fare, invece, per il costo della mensa che, a quanto appreso dai genitori, ragioni di cassa renderebbero molto difficile abbassare. In realtà il costo della mensa, pari a 3,74 euro a pasto, equivalenti a circa 90 euro al mese, è già abbastanza diminuito per i non residenti se si confronta con quello dello scorso anno, quando erano stati costretti da una decisione del Comune a pagare 22 euro in più rispetto ai soveratesi. Decisione sulla quale l’ente, attualmente guidato dalla commissaria straordinaria Virginia Rizzo, è tornato indietro. A lamentarsi, però, sono ora quelle famiglie che rientravano finora negli scaglioni agevolati di reddito Isee, completamente cancellati quest’anno dal Comune, che ha stabilito prezzo pieno per tutti, eccetto che per i redditi pari a zero. Sicuramente un aggravio poco equo per le famiglie effettivamente disagiate, e che magari hanno due o più bimbi a scuola. In attesa di futuri sviluppi anche su questo aspetto, però, importante sottolineare la necessità di un dialogo corretto e trasparente tra le istituzioni Comune e scuola e i rappresentanti dei genitori; un dialogo che coinvolga una base più ampia possibile di famiglie, in modo da selezionare anche gli obiettivi del confronto, e preservare il servizio mensa e il tempo pieno dei piccoli, bene essenziale per la loro formazione e socializzazione. 

Teresa Pittelli

 

 

By Teresa

Giornalista, ora anche blogger, vive nei dintorni di Soverato con il marito Orlando e i due figli Viola e Luigi. Cerca di scrivere quello che di bello e di brutto succede nella sua terra, e conservare obiettività e serenità anche quando il contesto non aiuta.

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