Il Comune di Soverato ha riconosciuto, dopo mesi di suspance, circa 1 milione e mezzo di euro di debiti fuori bilancio. Di questi, la maggior parte è assorbita dal Commissario regionale per l’emergenza rifiuti, al quale la città deve la bellezza di oltre 664 mila euro, dall’Agenzia del demanio, e da vari enti tra i quali il Comune di Catanzaro e le Ferrovie Calabro-Lucane. Oltre a circa 500 mila euro per incarichi legali. Brutte notizie, invece, per molti privati che hanno lavorato per il Comune negli anni passati, specie alla fine degli anni 2000. Quasi 600 mila euro di crediti, sottoscritti dall’allora “ufficio tecnico”, infatti, non sono stati ritenuti riconoscibili dal Comune. Questi i risultati della ricognizione portata avanti dai dirigenti comunali sotto la guida del commissario straordinario Maria Virginia Rizzo, che ieri ha pubblicato la delibera di riconoscimento di alcuni debiti fuori bilancio, pari per l’esattezza a 1.499.969 milioni, e di mancato riconoscimento di altri, pari a circa 586 mila euro. L’esistenza di debiti dei quali il Comune non ritiene di potersi fare carico per mancanza dei requisiti di certezza, liquidità ed esigibilità richiesti dalla legge, può rappresentare ovviamente un serio problema per l’ente, soprattutto inl caso di azioni legali di creditori rimasti senza ristoro. E la delibera infatti, per la parte relativa alle poste non riconoscibili, sarà inviata alla procura generale della Corte dei conti, per individuare eventuali profili di responsabilità contabile.
Sulla tappa raggiunta dal Comune con la pubblicazione di queste cifre si è tenuta ieri in Municipio una conferenza stampa, nella quale i dirigenti dell’ente, con l’addetto stampa Dario Macrì, hanno spiegato i dettagli dell’operazione. “Il commissario ha tenuto particolarmente a rispettare la scadenza del 30 settembre, anche se finchè non arriverà il parere del Ministero dell’interno (entro ottobre, ndr) non si potrà approvare il bilancio preventivo”, ha spiegato Macrì. Quanto al debito fuori bilancio di 1,5 milioni, che trova copertura finanziaria all’interno del piano di riequilibrio, è un debito che arriva per la maggior parte dal settore “pianificazione e gestione del territorio” (ex urbanistica, ambiente e lavori pubblici), che pesa sul totale per quasi un milione di euro, vale a dire per ben due terzi (per l’esattezza 946.943 mila euro). C’è da dire che tutto l’ammontare è assorbito da un mega-debito con il Commissario straordinario per l’emergenza rifiuti della Regione Calabria, al quale il Comune di Soverato deve 664 mila euro di tariffe smaltimento rifiuti (epoca 2008-2012), con tanto di cartella esattoriale Equitalia. Più altri 282.943 mila euro dovuti dal Comune all’Agenzia del demanio (concessioni per il mantenimento di opere di interesse generale 2004-2011).
Tutti gli altri debiti con i privati, da geologi ad architetti, da ditte e imprenditori edili come Omnia Edil, Umberto Chiaravalloti, Francesco Maio, Giuseppe Castanò e Giandomenico Rattà, a fornitori vari fino ad alcuni interventi di Nicola Galeano, molti dei quali relativi ai secondi anni 2000, e in particolare al 2009 – precedenti insomma, come si è precisato ieri, all’arrivo di Enza Chiaravalloti come dirigente – non sono stati riconosciuti.
Per quanto riguarda i 505.617 mila debiti fuori bilancio riconoscibili del settore “affari generali e servizi alla persona” guidato da Herman Mantella, invece, sono quasi tutti relativi a incarichi legali conferiti dal Comune a una svariata mole di avvocati del territorio, e a sentenze nelle quali l’ente è risultato soccombente. Il debito in questione si è comunque molto ridotto grazie alle transazioni condotte dal Comune con i legali nel corso dell’estate, come ha spiegato Mantella che ha ringraziato “la categoria per essere venuta incontro all’ente”.
Sono infine pari a 47.408 euro i debiti dichiarati dal responsabile settore “attività produttive”, Pino Grenci. Si tratta principalmente di circa 33 mila euro dovuti alle Ferrovie Calabro Lucane per trasporto urbano, anni 2005-2010, e di oltre 13 mila vantati dal Comune di Catanzaro per spese relative alla sottocommissione elettorale nel periodo 2001-2007. Nessun debito fuori bilancio, infine, per il settore economico-finanziario di Paolo Macrina.
Teresa Pittelli
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