Soverato, a volte ritornano…in Forza Italia

Leonardo Taverniti nella sala giunta del Comune, pochi giorni prima della caduta della sua amministrazione.
Leonardo Taverniti nella sala giunta del Comune, pochi giorni prima della caduta della sua amministrazione.

 

Vecchia politica ma nuovi entusiasmi: a chiamare a raccolta i cittadini per giovedì 26 settembre, nello stesso Miramare che poco più di due anni fa fu luogo della sua incoronazione a candidato del Pdl alla guida della città, è nientemeno che il sindaco uscente, Leonardo Taverniti. Storia travagliata, la sua. Prima ingegnere con importanti incarichi anche al Comune di Soverato, assurto a capo dell’ufficio tecnico sotto l’amministrazione Mancini; poi tirato fuori dal cilindro, un po’ a sorpresa, dal Pdl soveratese, allora di fatto in mano a Sonia Munizzi, come candidato sindaco in antitesi proprio all’uscente Raffaele Mancini, che aveva portato a termine due mandati; la vittoria elettorale nel 2011, quindi, con un avvio trionfale, nel quale il sindaco pidiellino aveva promesso di rivoltare il Comune come un calzino, sempre in contrapposizione all’inviso Mancini e alla sua amministrazione, che pure era di centrodestra e aveva contato tra i suoi uomini alcuni pezzi forti della nuova maggioranza Pdl-Udc.
Qualcosa, però, presto ha cominciato ad andare storto. Complice la crisi economica del Comune e i venti di dissesto in arrivo, a fine anno si “diede” l’assessore al bilancio Salvatore Procopio, per divergenze di vedute con la maggioranza; poco dopo fu la volta del vicesindaco e pluri-assessore Salvatore Riccio (quest’ultimo in polemica personale con Taverniti). Tempo neanche 24 mesi e l’amministrazione è al capolinea. Il colpo di grazia glielo danno in quattro della sua maggioranza: la ex-sponsor Sonia Munizzi e due suoi fedelissimi del Pdl, più “l’avversario numero uno” Salvatore Riccio dell’Udc. Si dimettono il 30 aprile 2013 insieme ai sei componenti della minoranza, e buonanotte Taverniti. Ma una fresca alba sembra già affacciarsi a illuminare l’oscura situazione politica soveratese, qualcosa di nuovo, anzi d’antico: “Per raccogliere l’invito di Silvio Berlusconi alla discesa in campo di chi vuole impegnarsi per il futuro di tutti gli italiani”, comunica Taverniti, “si è pensato di organizzare un incontro che si terrà giovedì 26 settembre alle 18 al Miramare, tra amici, sostenitori, simpatizzanti e quanti altri, anche del comprensorio, vorranno liberamente parteciparvi per discutere delle prospettive e finalità del nuovo partito”.  Nel suo comunicato Taverniti non lesina lodi entusiaste a Berlusconi, rievocandone la discesa in campo nel 1994, e l’appello di oggi alla raccolta in massa. “Scenda in campo ogni donna, ogni giovane, ogni ragazza, ogni ragazzo ogni uomo che vuole contribuire finalmente a dare una svolta a questo paese”, cita Taverniti, menzionando con orgoglio anche Angelino Alfano che quel messaggio ha sviluppato e sottolineato. Chi pensava che l’ex sindaco, dopo la brutta ferita della liquefazione della sua maggioranza e del defenestramento a furor di consiglio comunale, dopo le polemiche sulla sua mancata firma, nel giorno stesso della sua cacciata, sull’istanza che avrebbe permesso un maxi-prestito al Comune dalla Cdp – poi rifiutato per la mancanza della sua sottoscrizione – si fosse dato a una vita defilata, magari per un po’ fuori dall’agone politico, si sbagliava di grosso. C’è da rispondere all’invito di Silvio.
Teresa Pittelli @teresapittelli

 

 

By Teresa

Giornalista, ora anche blogger, vive nei dintorni di Soverato con il marito Orlando e i due figli Viola e Luigi. Cerca di scrivere quello che di bello e di brutto succede nella sua terra, e conservare obiettività e serenità anche quando il contesto non aiuta.

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