Il 25 e 26 maggio, salvo miracoli, si dovrà votare a Soverato. Secondo la forma, ai primi del mese delle rose vanno presentate le liste; secondo la sostanza, dovremmo saperne qualcosa anche oggi 3 marzo. Mica è una cosa seria che all’ultimo momento spuntino elenchi di illustri signori aspiranti a tornare oppure ad assurgere sulle comunali poltrone.
Non è una cosa seria perché, con il vigente sistema elettorale, se concorreranno tre, quattro, sette, settantasette liste, una vincerà sicuro con il solo merito di aver preso un voto in più delle altre settantasei; perciò il candidato diventerà sindaco, e alcuni dei suoi saranno assessori. Ovvero, se nella lista nr. dodici ci sarà gente con più parenti di quella nr. trentuno, è fatta. No, non è una cosa seria, anche perché i parenti che avranno “portato voti” poi si presenteranno con il cappello in mano a chiedere favori, assessorati, prebende e benefici, e bisognerà darglieli, se no cade tutta la baracca.
Come si fa a impedire la formazione di liste abborracciate all’ultimo momento? Semplicissimo, costringendo i partiti (risate!) e gruppi a giocare a carte scoperte, secondo questi due criteri:
- Viene prima il programma delle persone. Al tempo, per programma non intendo il libro dei sogni della campagna elettorale, ma un programma vero e realizzabile, frutto di dialogo tra le componenti sociali della città;
- Poi vengono le persone, e chi ha intenzione di candidarsi farebbe bene non dico a ufficializzare fin d’ora, ma almeno a prendere carta e penna e scrivere, o a partecipare a convegni, manifestazioni e feste e radunanze cittadine per poter cogliere i pensieri dei paesani e farsene interprete.
Ovviamente non sto parlando di primarie, che, in Italia, vedono quelli di destra andare a votare, con € 2, per la sinistra; e quelli di sinistra, allo stesso prezzo, per le primarie di destra. Storico! Parlo di idee, opinioni, analisi, critiche, proposte concrete.
Succederà mai niente di tutto questo? Certo che no, tutto si fa nell’ombra. Si fa anche per telefono, però stavolta a destra non si sa chi telefona a chi, tra alfaniani e berluschiani e ferriani e talliniani e scopellitiani… Questa è la sola novità: davvero apprezzabile, mi congratulo!
Ulderico Nisticò