La nostra storia politica, dico del Basso Ionio, è grama. Ai primi del Novecento fu ministro tal Chimirri di Serra, ma solo del culto; nel dopoguerra Chiaravalle produsse Spasari e Ceravolo, deputati, credo e non di più; Soverato ebbe il senatore Filippo Caminiti; Squillace fu presidente della Provincia; Rhodio, della Regione; lo furono anche Peppino Chiaravalloti di Satriano e Giuseppe Nisticò di Cardinale – Soverato, ma non se ne accorse nessuno; e così, fotografia a parte, dicasi di Soriero. Fine. Ora tocca alla Lanzetta.
Non so esattamente quali compiti e poteri abbia un ministro senza portafoglio per gli Affari regionali; sarà uno che si deve curare di come vanno le Regioni, immagino. Bene: al ministro Lanzetta, con gli auguri, vorrei sommessamente suggerire di dare un’occhiatina a tutte le Regioni d’Italia, ma una speciale alla nostra Calabria.
Questa alla data di ottobre 2013 aveva speso… beh, impegnato sulla carta il 24% dei fondi europei; ai primi di gennaio, era balzata al 52%. Un vero miracolo, l’intervento di una… no di un’associazione di magare? Ecco, il ministro apposito potrebbe controllare se è vero; e se questi soldini sono stati effettivamente spesi o saranno effettivamente spesi; e come. Spesi, signora ministro, nel banale senso che dei soldi siano passati da una mano all’altra, non che siano scritti da qualche parte e basta.
Estendendo il procedimento, potrebbe dare ulteriori occhiate all’apparato e alle sue lentezze o dovute a pigrizia o a dolo. Sono cose che sa bene per la sua esperienza di sindaco.
Se poi, uscendo un tantino dalle sue competenze in senso stretto, volesse spendere una parola per la Calabria, c’è tanto da proporre. Tanto, tranne che qualsiasi tipo d’intervento assistenziale, con la sola eccezione dei malati gravissimi e realmente poveri. C’è anche chi saprebbe proporre con serietà e buon senso e realismo; di solito, invece, vengono ascoltati chiacchieroni, comizianti, astratti e teorici e millenaristi.
Si può fare molto anche per il Golfo di Squillace: molto lavoro, dico, assistenza zero.
Comunque, auguri.
Ulderico Nisticò