Sarò forse ripetitivo, ma quando ci vuole… La nostra amata Calabria che un dì, come scrivono tutti i malinconici e depressi in cerca di consolazione, fu un dì la Magna Grecia, oggi è una magna, anzi maxima cloaca di rifiuti; dovunque, cari amici in campagna elettorale soveratese, non a Soverato. Motivo, una volta Alli, questa volta Pianopoli. Motivo? Diciamo occasione: il motivo è sempre lo stesso, e ve lo ribadisco.
La Regione Calabria dalla sua istituzione a oggi ha praticato un solo e unico modo di badare ai rifiuti: prenderli da una parte e portarli dall’altra, nella pia convinzione che le discariche fossero il pozzo di san Patrizio senza fondo. E invece il fondo c’è, e si raggiunge presto. Oppure succedono cose strane che non so e non voglio sapere e non me ne impipo. Fatto sta che le discariche si colmano e la Magna Grecia s’intasa.
Il bello è che la Regione, fallito il suo scopo, più d’una volta è stata commissariata. Alleluia. Dov’è il ridicolo? Che commissario è stato nominato il presidente della Giunta: un premio invece di una punizione: risultato, zero. Ricordo Peppino Chiaravalloti e Peppe Scopelliti. Consolatevi, gente sedicente di destra: per due terzi della sua misera storia la Regione è stata di centrosinistra.
Di fallimento in fallimento, ora la Regione non è più commissariata ma fallisce lo stesso.
Sistemi alternativi alle discariche? Riciclaggio, riuso, ricavo di soldi con i rottami? Mai sentiti nemmeno nominare. Del resto, la Calabria è così ricca da rifiutare i fondi europei, volete che si preoccupi di guadagnare soldi con le porcherie?
Le quali immondizie, sozzerie e schifezze intanto stanno salendo alle stelle.
L’opposizione di sinistra tace per restituire il favore di quando taceva l’opposizione di destra.
Ulderico Nisticò