Il bell’articolo di Francesca Mancuso mi ha portato alla mente qualcosa a proposito di Algeria che ci riguarda molto da vicino. Ai lettori curiosi ne racconto due, una più recente, l’altra parecchio più antica.
Nel XVI secolo fu famoso e potentissimo Ulugh Alì, detto dai cristiani Uccialì, Ucciallì, Occhialì, Occhiali e in vari altri modi. Significa Alì il Rinnegato, e il suo vero nome era Dionigi Galeni o di Bini, nato alle Castella di Isola [Capo Rizzuto], rapito dai Turchi, divenuto giannizzero, capitano di nave, bey di Tunisi, ammiraglio a Lepanto, infine grande ammiraglio del sultano; combattendo contro Filippo II, fu anche bey di Algeri. Morì nel 1587.
Le guerre contro Algeri vennero raccontate in un’opera storica da Tommaso Arturo di Cropani, uomo d’armi e fratello di quel Lattanzio che predicò prima e dopo Lepanto (ho pubblicato il testo con ampio commento, assieme all’orazione funebre per il Sirleto). Finora gli scritti di Tommaso restano purtroppo perduti; ma non dispero.
La città di Sétif si trova nell’Algeria Occidentale, un po’ all’interno. Come moltissime località dell’Africa mediterranea ha un’origine romana o venne romanizzata nei lunghi secoli di appartenenza all’Impero. Il suo nome ufficiale, attesta un’iscrizione, era Colonia Nerviana Veteranorum Setifensium, dei veterani congedati a collocati in quel luogo.
Nerviana, vi dice qualcosa? Ma sì, tutti quelli che sanno qualcosa di Roccelletta (quella vera, non le favole!) sanno anche che l’antichissima Scillezio, dopo una fase bruzia, venne fondata in età gracchiana (II-I secolo aC) come Colonia Minervia Scolacium, Minervia perché Scillezio era sacra, secondo Licofrone, ad Atena Scilletria.
Leggiamo in Dione Cassio che Nerva, durante il suo breve regno (96-8 dC) compì numerosi atti importanti, tra cui adottare come figlio ed erede Traiano, iniziando la benefica stagione degli adottivi. Per ovviare ad esigenze economiche di qualche ceto di Roma, comprò a sue spese terre per loro. Ed ecco che troviamo la nostra città chiamarsi Colonia Minervia Nervia Augusta Scolacium. Com’è piccolo il mondo romano! Ecco i nostri parenti in Algeria.
E non è finita. È attestato che la città inglese di Gloucester ebbe nome di Colonia Nervia Glevium, e giunge all’attuale nome attraverso la denominazione Glevium castrum. Innumerevoli città britanniche si chiamano in –chester. Abbiamo dunque parenti anche in Inghilterra.
Che bella scoperta, dite voi! Scoperta? Ma c’è scritto bello chiaro nel capitolo “Scillezio e Scolacio”, di U. N. ed Elisa Nisticò, del libro Borgia del 2006, che non è un volantino al ciclostile, bensì trova posto nella monumentale collana Città della Calabria e della Sicilia della Rubbettino, ed è di pubblico dominio.
Avendo poca fiducia nella voglia di leggere dei Calabresi, l’ho detto personalmente a Regione, Provincia, Comuni di Borgia e Squillace. In Umbria, in Toscana avrebbero iniziato gemellaggi a livello intercontinentale: in Calabria? Ovvio, niente. Vedi Sirleto. L’Università, Facoltà di lettere? Sa solo parlare di piagnistei, e anche di questi solo in generale.
Ulderico Nisticò