Mare radioattivo e appello a Scopelliti

Tropeabeach Dovete sapere che ogni anno a Milano si tiene la Borsa Italiana del Turismo, nota come BIT, in cui i grandi operatori del settore s’incontrano per decidere dove indirizzare i vacanzieri estivi e i turisti in genere. è perciò cura di ogni interessato mostrare il meglio di sé, e a gente che non si fa gabbare da chiacchiere tipo “il più bel mare del mondo”, ma ha i piedi per terra e manovra soldi.

 La BIT si tiene a febbraio. In questo mese ormai non lontano, la Calabria avrà una bella pubblicità dalla RAI: verrà trasmesso uno sceneggiato (per i provincialotti, fiction) dal titolo “Il giudice meschino”, tratto dal romanzo di Gangemi, sulla scia di Saviano per non dire scopiazzato. Davvero una felice idea, e una mira precisa, giusto a febbraio. Che dice il libro e cosa farà vedere lo sceneggiato?

 Che in Calabria ci sono delle navi affondate e cariche di sozzerie varie, prevalentemente atomiche e radioattive; e le ha affondate la mafia. Vedremo perciò, della Calabria, la mafia e un mare in cui tutti i pesci sono ormai elettrici ed elettronici ed esplodono con fungo modello Hiroshima; e le popolazioni rivierasche, per effetto dell’inquinamento nucleare, muoiono a battaglioni affiancati, o, se fanno figli, nascono con tre orecchie e la coda.

 C’è, ovviamente, un coraggioso giudice che combatte la mafia. Mica è vero che i giudici italiani, e quelli calabresi in specie, fanno trascorrere una buona decina d’anni per svolgere una causa penale e quasi venti per la civile. Calunnie! Il nostro bello e giovane magistrato dorme in tribunale, per essere sullo scanno alle nove, mica a mezzogiorno come sostengono i maligni. Naturalmente farà una brutta fine.

 Ora, ragazzi, immaginate un poco questo dialogo tra due mamme di una qualsiasi città del Nord.

PRIMA MAMMA (sorridendo): Lo sai che ad agosto andiamo in vacanza in Calabria?
SECONDA MAMMA (dopo essersi strappata i capelli): In Calabria? Ma non hai visto la televisione?
PRIMA MAMMA (un po’ vergognosa): No, sai, dopo cena Giovanni…
SECONDA MAMMA (decisa): Via, stasera mandalo in bianco e guarda la puntata numero due.
PRIMA MAMMA (faccia molto preoccupata): Che dice?
SECONDA MAMMA (tono saputo): Che in Calabria c’è la mafia e ci sono pure le navi affondate cariche di plutonio.
PRIMA MAMMA (con una lacrimuccia): Plutonio? E che è?
SECONDA MAMMA (con piglio autorevole): Boh! Però fa malissimo, ai bambini spunta la coda.
PRIMA MAMMA (nuovamente sorridendo): Aiuto! Grazie per avermelo detto. Ad agosto, tutti a Rimini.

 E qui spunta l’appello a Scopelliti e a chi per esso. Fermate lo scempio, almeno fino a marzo, fino a dopo la BIT.

 Oppure, se pensate davvero che il nostro mare sia zeppo di navi all’uranio, sparate subito una bella ordinanza: divieto di balneazione da Tortora a Roseto Capo Spulico, passando per Tropea, Reggio e Soverato. E tutti i Calabresi faremo vacanza a Rimini, dove il mare fa schifo, ma se qualcuno di Rimini lo dice, lo scrive, lo filma e lo manda in tv, lo prendono a calci tutti gli abitanti senza distinzione di sesso, religione e idee politiche!

 Che polli, oppure che furboni!

Ulderico Nisticò

 

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