L’articolo di Teresa Pittelli a proposito del Comitato ha bisogno di una decisa correzione:
– il Comitato, che lavora per la gloria, non “guadagna” nulla, se non altri impegni e altra fatica per la città;
– nel rispetto della forma, il Comitato non ha mai cessato di lavorare, e si spera che i risultati delle nuove iniziative siano prestissimo concreti;
– non c’è nessuna proroga ma una nuova nomina: il Comitato era stato nominato fino al 31 dicembre, ed era dovere del commissario o considerare cessata l’esperienza o procedere a nuova nomina; evidentemente il commissario ha ritenuto utile alla città, e non personalmente a lei, l’operato del Comitato;
– la nuova data di scadenza è quella della cessazione, a quanto pare e non ne sono certo lieto, del mandato commissariale: il futuro sindaco o chi per esso decideranno in data 1 giugno quello che vorranno;
– i componenti il Comitato non sono “in quota” di nessuno e non rappresentano niente e nessuno tranne ciascuno se stesso: né quartieri né associazioni né la Proloco né la storia o la poesia o la metafisica o partiti presenti e futuri; forse qualcuno è così abituato alle lottizzazioni che in altri termini non sa ragionare?
– non so da chi sia stato “discusso” il Comitato uscente, e se qualcuno lo ha discusso, non ha avuto occhi per vedere le iniziative varate e portate a termine dalla Notte blu a Di-vino al Sottopasso al Natale alla Pietà di gesso alla Befana eccetera; o si sente le scarpe strette, quando a maggio dovrà gridare in comizio di essere, che so, “il nuovo che avanza”!
– di tutto vuole curarsi il Comitato tranne che di retroscena e congiure e ripicche e capricci e primedonne: chi accetta di farne parte si assume, però allegramente, solo oneri;
– infine, c’è da rilevare che l’articolo mostra un tono ironico e sprezzante e zeppo di gratuite illazioni e insinuazioni che, essendo del tutto infondate e inventate per guadagnarsi, ora sì, un titolone, vanno, a mio avviso, respinte al mittente come una palla da tennis; e che chi deve farsi o fare ad altri campagna elettorale, è pregato di farla senza chiamare in causa chi lavora per Soverato, e, per quanto mi riguarda personalmente, della prossima campagna elettorale se ne impipa.
Ulderico Nisticò
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